Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Microcredito: arriva lo sportello per Arezzo.

Sostegno finanziario ai soggetti deboli che non riescono ad accedere al credito bancario. E’ con questo obiettivo che nasce anche ad Arezzo uno sportello di microcredito, grazie all’associazione «La Famiglia», in collaborazione con la diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e con la Caritas diocesana. Il primo sportello è già attivo, si trova presso i locali della Caritas in via Fonte Veneziana e riceve su appuntamento (telefonando allo 0575.22.932 o scrivendo a caritasarezzo@libero.it).Lo sportello del microcredito è figlio di una convenzione con la banca «Microcredito di Solidarietà Spa» di Siena. «L’apertura dello sportello aretino è un risultato importante, ma dobbiamo lavorare perché l’opportunità raggiunga gli strati di popolazione più bisognosa, per attivare le risorse di tutti quei soggetti ritenuti moralmente in grado di impegnarsi in un progetto di sviluppo delle proprie potenzialità e sia estesa il più possibile anche nella nostra provincia», ha detto Roberto Poledrini de «La Famiglia».Il microcredito è uno strumento finanziario che permette l’accesso al credito delle famiglie meno abbienti e dei giovani imprenditori, anche immigrati, che non trovano concreta realizzazione ai loro progetti per la difficoltà di reperire finanziamenti. Annoverabile a pieno titolo fra i nuovi modelli di finanza etica, utili per lo sviluppo del territorio e per contrastare le nuove povertà, può essere concesso a tutte quelle persone (famiglie, piccoli imprenditori o singoli cittadini) che sono considerate «non bancabili», non in possesso di garanzie economiche sufficienti per accedere al credito ordinario. Anche nella città di Arezzo, da tempo, si rilevano crescenti livelli di povertà anche in strati della popolazione che conducevano una vita modesta e dignitosa. In questo quadro, accedere a finanziamenti bancari diventa difficile e spese impreviste possono diventare insostenibili. L’associazione «La Famiglia» ha in corso contatti con enti pubblici e privati per allargare la rete dei centri di ascolto: Provincia, Comune di Sansepolcro, Istituto tecnico commerciale «Buonarroti», Fondazione Monnalisa, associazione «Rondine – Cittadella della Pace», Associazione Commercianti, Cisl, Acli, Donne Insieme e Pronto Donna.