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Messaggio per la II Giornata per la salvaguardia del creato
Il testo integrale del messaggio della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro e della Commissione Episcopale per l’ecumenismo e il dialogo per la 2a Giornata per la salvaguardia del creato del 1° settembre 2007
Come nota Benedetto XVI nel Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2007: All’origine di non poche tensioni che minacciano la pace sono sicuramente le tante ingiuste disuguaglianze ancora tragicamente presenti nel mondo. Tra di esse particolarmente insidiose sono ( ) le disuguaglianze nell’accesso a beni essenziali, come il cibo, l’acqua, la casa, la salute (n. 6). Emerge qui con chiarezza quello stretto rapporto tra giustizia, pace e salvaguardia del creato tante volte richiamato in ambito ecumenico: si pensi alla I Assemblea Ecumenica Europea di Basilea del 1989 o alla Convocazione Mondiale di Seul del 1990. Possiamo coglierlo in tutto il suo spessore considerando i profughi ambientali, uomini, donne e bambini, costretti ad abbandonare le loro terre, rese invivibili dalla desertificazione. È una realtà drammaticamente evidente in vaste regioni dell’Africa e che sempre più interessa, sebbene in misura differente, anche altre aree del pianeta. Nessun ecosistema può consentire una vita sostenibile, quando venga meno quella fondamentale risorsa che è l’acqua. Un uso inadeguato e improprio dell’acqua, assieme al progressivo riscaldamento determinato dall’accentuarsi dell’effetto serra, fa sì che anche il nostro Paese, e non soltanto ormai le sue zone più calde, conosca spesso un’emergenza idrica, per buona sorte generalmente limitata al solo periodo estivo.
Proprio tali situazioni critiche evidenziano, d’altra parte, l’importanza dell’acqua come fonte di vita. La sua disponibilità è, poi, essenziale per i cicli vitali della terra e fondamentale per un’esistenza pienamente umana. Non stupisce, perciò, che Francesco d’Assisi abbia posto il riferimento all’acqua, multo utile et umile et preziosa et casta, al centro di quell’altissima lode a Dio che è il Cantico delle Creature.
La stessa esperienza dell’acqua come forza vivificante è messa in luce dall’incontro di Gesù con la samaritana al pozzo di Giacobbe (Gv 4,1-30). Quell’acqua che vivifica la creazione diviene così il segno potente del dono radicale che Egli fa di sé nella storia della salvezza per vivificare, purificare e rinnovare le nostre esistenze. Nel segno del battesimo le diverse confessioni cristiane riconoscono la potenza sacramentale di tale realtà misteriosa, che trasforma in profondità coloro che l’accolgono. La Scrittura e l’esperienza ecclesiale invitano, pertanto, a vedere nell’acqua un dono prezioso, meritevole di una cura attenta; una risorsa essenziale per la vita, da condividere secondo giustizia con tutti coloro che abitano il nostro pianeta, oggi e nel futuro.
In quanto bene di tutti, d’altra parte, l’acqua non è una realtà puramente economica. Come dono derivante dalla creazione, l’acqua ha destinazione universale, da regolamentare a livello normativo. Il contributo che anche i soggetti privati possono dare alla sua gestione non deve, però, in alcun modo andare a detrimento di quel fondamentale diritto all’acqua, che i soggetti pubblici devono garantire a ogni essere umano. Proprio perché senza acqua la vita è minacciata, come sottolineato dal Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica, tale diritto è universale e inalienabile (n. 485). Anche il Consiglio Ecumenico delle Chiese ha spesso sottolineato la relazione tra la considerazione dell’acqua come dono e il diritto ad essa di persone e popoli.
In questo contesto invitiamo le Chiese locali a celebrare la Giornata per la salvaguardia del Creato, in spirito di fraternità ecumenica tra i credenti delle diverse comunità cristiane. La meditazione della ricchezza simbolica del tema dell’acqua e la considerazione attenta delle complesse problematiche ecologiche ed economiche offriranno spunti preziosi per una riflessione comune e per una preghiera ispirata dalla Parola.