Toscana

Meningite: rallentano le richieste di vaccinazione. Preoccupazione degli operatori sanitari

Sono infatti i giovani il principale obiettivo di Sanità Pubblica; è importante che nella fascia di età 11 -20 anni si raggiunga una copertura elevata perché sono i giovani che spesso ospitano in faringe il meningococco, i cosiddetti “portatori sani”.  

Per questo, in particolare nell’area fiorentina, si è anche pensato di sollecitare l’adesione dei giovani inviando lettere di invito anche alle Società Sportive

Speriamo che l’appello venga recepito. 

Ambulatori semivuoti e telefoni che non alano le prenotazioni e aumentano anche le disdette nella AUSL Toscana Centro per la vaccinazione straordinaria contro il meningococco C. Cresce la preoccupazione per gli operatori delle strutture di igiene e sanità pubblica che invitano la popolazione ad aderire alla campagna straordinaria, promossa dalla regione Toscana, con la quale il vaccino viene offerto gratuitamente dagli 11 anni di età in poi. 

Ambulatori semivuoti e telefoni che non squillano rappresentano infatti un segnale di allarme: solo con la profilassi vaccinale sarà infatti possibile ridurre il rischio di diffusione delle infezioni da Meningococco C (16 dall’inizio del 2016 e 38 casi nel 2015) e la AUSL Toscana Centro, con il potenziamento delle aperture straordinarie dei centri vaccinali e con l’introduzione del sistema unico di prenotazione su tutto il territorio, intende vaccinare entro la prossima estate almeno il 70% della popolazione residente. 

Tale obiettivo si sta però allontanando dal momento che anche nella giornata di ieri erano migliaia i posti disponibili nel sistema CUP (ormai esteso a tutto il territorio della AUSL Toscana Centro per facilitare il cittadino) e pochissime le prenotazioni. Tanto per fare qualche esempio nell’area pratese, sempre ieri, erano 2.041 i posti liberi e appena 615 quelli occupati con una percentuale pari solo al 30%. 

Stessa situazione nell’area pistoiese con 1.419 disponibilità e solo 40 prenotazioni con un tasso di saturazione pari al 2,82%. Qui vista la disponibilità dalla prossima settimana di 4.500 posti, subito disponibili, si provvederà a contattare tutte le prenotazioni a scadenza nei mesi di maggio-giugno per anticiparle nel mese di aprile. 

Le cose non vanno diversamente nell’area fiorentina anche se la percentuale sale al 62% ma anche qui rispetto ad una offerta pari a 51.713 posti le prenotazioni sono state solo 31.466. 

La situazione andava diversamente lo scorso febbraio: sull’onda dei casi di meningite di tipo C che avevano colpito alcuni giovani e dopo l’estensione con delibera regionale della vaccinazione a tutta la popolazione mediamente ogni giorno erano circa 1.600 le richieste di prenotazione (in totale 87.855 solo a Firenze tramite call center, sportelli, web, farmacie).  

Proprio in concomitanza con i ricoveri per infezione da meningococco C i giorni di maggior afflusso sono stati quelli del 10, e 11 febbraio rispettivamente con 5.654 e 5.702 prenotazioni giornaliere; il picco è stato raggiunto il 18 febbraio con ben 6.820prenotazioni: il giorno prima c’era stato il un altro caso di meningite. Se nel mese di febbraio le prenotazioni complessive erano state 68.170 solo nell’area fiorentina a marzo, compresi anche i territori pratese e pistoiese siamo scesi a 22.953.

Le disdette sono invece arrivare a 12.186