Vita Chiesa

MEETING SANT’EGIDIO: LEADER RELIGIOSI AD AUSCHWITZ, «MAI PIÙ»

Una marcia silenziosa nel cuore della vergogna del mondo, del dolore assoluto, il campo di concentramento di Birkenau-Auschwitz. I leader delle religioni di tutto il mondo, rabbini, imam, cardinali e metropoliti, e con loro centinaia di persone, hanno sfilato lungo i binari della morte. Hanno compiuto quello stesso tragico tragitto che 70 anni fa, condusse il popolo ebraico, solo perché ebraico di nascita, verso i forni crematori. Quello degli ebrei, è stato il più vasto genocidio nella storia del mondo. Sei milioni di persone sono state assassinate: l’80% degli appartenenti alla comunità ebraica europea, un terzo della popolazione ebraica mondiale. Si conclude oggi con questo atto di omaggio alla memoria delle vittime del passato il Meeting internazionale “Uomini e Religioni” della Comunità di Sant’Egidio che ha riunito dal 6 settembre a Cracovia oltre 500 rappresentanti delle religioni mondiali. La città polacca è stata scelta perché quest’anno ricorrono i 70 anni dallo scoppio del II conflitto mondiale e i 20 dall’abbattimento definitivo della Cortina dei ferro. Arrivati al campo di Birkenau-Auschwitz, i delegati di tutte le chiese cristiane e delle religioni mondiali hanno posto sulle tombe delle vittime un omaggio floreale. “In nome dello spirito di Assisi”, sono andati il card. Stanislaw Dziwisz, arcivescovo di Cracovia, con il fondatore della Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi e mons. Vincenzo Paglia. A nome della Chiesa cattolica, l’omaggio è stato reso dal card. Roger Etchegaray. E poi delegazioni delle comunità ebraiche europee, dei musulmani, dei buddisti, degli zoroastriani. Presenti anche delegazioni di diversi paesi del mondo: America Latina, Asia, Africa, Nord America, Europa. La cerimonia si è conclusa con l’omaggio portato da un gruppo di ragazzi a nome delle nuove generazioni. “Sull’orlo dell’abisso” dell’Olocausto – è stato detto -, in questo luogo dove hanno perso la vita milioni di innocenti, dove la storia ha conosciuto “l’oscurità”, “noi, uomini delle religioni del mondo, vogliamo gridare a voce alta e chiara: mai più”. Durante la cerimonia, hanno dato la loro testimonianza l’ex rabbino di Israele, Israel Meir Lau, sopravissuto ad Auschwitz e Celijla Stojka, rom austriaca sopravvissuta. Al termine, un rabbino ha recitato il Kaddish, una preghiera per i morti che è lode a Dio, al termine della quale un altro rabbino ha suonato lo Shofar, che solitamente si suona in momenti solenni. La cerimonia si è conclusa con lo scambio della pace.Sir