(Barcellona) Non dividete Gerusalemme, essa è una capitale religiosa e non politica, è la capitale di tutti gli uomini perché tutti, infatti, siamo nati a Gerusalemme. È il monito giunto oggi da Gregorios III Laham, patriarca greco-cattolico di Antiochia, Alessandria e Gerusalemme, nel corso del suo intervento alla tavola rotonda dedicata a Gerusalemme, promossa nell’ambito del Meeting internazionale per la pace in corso a Barcellona per iniziativa della Comunità di sant’Egidio. Non dividete Gerusalemme secondo idee politiche ha detto il patriarca conserviamo la purezza della Parola di Dio, lasciamola capitale delle tre fedi. A sostegno del patriarca anche mons. Joan Enric Vives i Sicilia, vescovo di Andorra, il quale è tornato a chiedere uno “status internazionale speciale per Gerusalemme e i suoi dintorni. E’ importante – ha detto – che i luoghi santi non diventino dei musei. Non bisogna vessare la popolazione con scelte ingiuste. Non dobbiamo permettere che si distruggano luoghi santi”. Un appello condiviso anche da Oded Wiener, direttore generale del Gran Rabbinato di Israele che ha auspicato Gerusalemme quale luogo extraterritoriale nel quale siano lasciati fuori conflitti, lotte e guerre. A nessuno può essere impedito di entrare a Gerusalemme ha affermato dal canto suo il ministro palestinese per gli Affari religiosi, Mahmoud al-Habash sia esso ebreo, cristiano o musulmano. Tutti abbiamo i nostri luoghi sacri in questa città, tutti dobbiamo poterli raggiungere liberamente. Dobbiamo convivere in pace senza più spargere sangue. Parole suggellate da un abbraccio spontaneo da parte di Oded Wiener.Sir