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MEETING SANT’EGIDIO, CARD. TAURAN: IL NOME DI DIO DEVE DIVENTARE UN IMPERATIVO DI PACE

Si sono concluse da poco le conferenze che hanno animato in diverse sedi della città di Napoli la prima giornata del Meeting internazionale promosso dalla Comunità di Sant’Egidio su “Religioni in dialogo per un mondo senza violenza”. Una cinquantina circa i relatori che hanno preso la parola nelle tavole rotonde su temi diversi: dall’Europa, al dialogo tra le religioni, la città, le migrazioni, la preghiera. Al molo angioino, il card. Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, ha aperto la riflessione sul tema del Convegno. “La violenza – ha detto – è una azione che contraddice la giustizia”. “Da parecchi anni la religione è tornata a dominare la scena pubblica, spesso purtroppo a causa di eclatanti azione violente. Giovanni Paolo II nella Novo millennio ineunte scriveva: ‘Il nome di Dio deve diventare sempre più un imperativo di pace’. Ma ancora oggi la crisi dei Balcani con la pulizia etnica ci interroga e ci chiede di comprenderne le cause”. “Le religioni – ha proseguito il cardinale – hanno il compito di creare le strutture dell’anima. Il dialogo è più di una conversazione, di un incontro. E’ un pellegrinaggio che comporta dei rischi perché ci pone domande sempre nuove. La premessa è che tutti i cercatori di Dio hanno la stessa dignità. Cerchiamo insieme di traccare delle grandi linee per una pedagogia della pace”.Sir