(Barcellona) La pace è il nome di Dio. E chi usa il nome di Dio per odiare e umiliare l’altro abbandona la religione pura. Chi invoca il nome di Dio per fare la guerra e per giustificare la violenza va contro Dio. Nessuna ragione o torto subito giustificano mai l’eliminazione dell’altro. E’ il cuore dell’appello di pace che è stato letto questa sera a Barcellona a nome dei 300 esponenti delle grandi tradizioni religiose mondiale ebrei, cristiani, buddisti, indù – come atto solenne che ha concluso il meeting internazionale per la Pace promosso dalla Comunità di Sant’Egidio. Alle nostre spalle si legge nel messaggio sta un decennio difficile. E’ stato un tempo in cui il mondo ha creduto più nella contrapposizione e nel conflitto che nel dialogo e nella pace. Abbiamo presenti le paure di tanti uomini e donne in molte parti del mondo, il dolore di guerre che non hanno portato la pace, le ferite inferte dal terrorismo, il malessere di società colpite dalla crisi del lavoro e dall’incertezza del futuro, la sofferenza di tanti poveri che bussano a un mondo più ricco e che trovano, spesso, porte chiuse e diffidenza. Si deve aprire scrivono i leader religiosi un nuovo decennio in cui il mondo globalizzato diventi una famiglia di popoli. Questo mondo ha bisogno di anima. Ma soprattutto ha bisogno di pace. Dal profondo delle nostre identità religiose e da storie diverse, dalla preghiera vissuta gli uni accanto agli altri prosegue l’appello possiamo dire al mondo: abbiamo bisogno di vivere insieme un destino comune. Le religioni testimoniano che esiste un destino comune dei popoli e degli uomini. Questo destino si chiama pace. I leader riuniti a Barcellona tengono a far sapere che il dialogo non indebolisce, ma rafforza. E’ la vera alternativa alla violenza. Niente è perduto con il dialogo. Tutto diventa possibile, anche immaginare la pace. Ed aggiungono: in una società in cui sempre più gente diversa vive insieme, è necessario imparare l’arte del dialogo. Non indebolisce l’identità di nessuno e fa riscoprire il meglio di sé e dell’altro. Le nostre società hanno bisogno di imparare l’arte di vivere insieme. Barcellona passa il testimone a Monaco di Baviera dove il prossimo anno, l’11 settembre, si svolgerà il 25° Incontro internazionale per la pace della Comunità di Sant’Egidio. La data è stata scelta per ricordare i 10 anni dall’attacco alle Torri Gemelle e l’annuncio è stato dato questa sera durante la cerimonia finale del Meeting.