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MEETING SANT’EGIDIO, APPELLO FINALE: BESTEMMIA CHI USA IL NOME DI DIO PER FARE LA GUERRA

“Chiunque usa il nome di Dio per odiare l’altro, per compiere atti di violenza, per fare la guerra, bestemmia il nome di Dio”: è quanto si legge nell’appello di pace che, dopo un minuto di silenzio, è stato letto questa sera a Napoli a conclusione del Meeting “Uomini e Religioni” promosso dall’arcidiocesi e dalla Comunità di Sant’Egidio. “C’è una malattia che tutto inquina e che si chiama violenza. La violenza è la cupa compagnia quotidiana di troppi uomini e donne del nostro pianeta – affermano nel documento i partecipanti all’incontro, appartenenti a diverse religioni, che ribadiscono attraverso le parole di Benedetto XVI: “Mai, invocando il nome di Dio, si può arrivare a giustificare il male e la violenza”. “A chi ancora uccide, semina il terrorismo e fa la guerra nel nome di Dio ripetiamo: Fermatevi! Non uccidete! La violenza è sempre una sconfitta per tutti”. “Entrando nel profondo delle nostre tradizioni religiose – si legge ancora nell’appello – abbiamo riscoperto come, senza dialogo, non c’è speranza e si è condannati alla paura dell’altro. Il dialogo non è l’illusione dei deboli ma la saggezza dei forti che sanno affidarsi alla forza debole della preghiera”. “Il dialogo non indebolisce l’identità di nessuno ma provoca ognuno a vedere il meglio dell’altro”; nulla “è mai perduto con il dialogo, tutto è possibile” con esso. Convinti che non vi sia “alternativa all’unità della famiglia umana”, ci impegniamo “a cercare e a proporre ai nostri correligionari l’arte del convivere” affermano ancora i partecipanti al meeting. “Occorrono costruttori coraggiosi, in tutte le culture, in tutte le tradizioni religiose. Abbiamo bisogno della globalizzazione dello spirito che fa vedere quello che non si vede più, la bellezza della vita e dell’altro, in ogni circostanza, anche la più difficile”. “Le nostre tradizioni religiose ci insegnano che la preghiera è una forza storica che muove i popoli e le nazioni. Umilmente, mettiamo questa saggezza antica al servizio di tutti i popoli e di ogni uomo e di ogni donna, per aprire una nuova stagione di libertà dalla paura e dal disprezzo dell’altro”. “E’ lo spirito di Assisi – conclude l’appello – che qui, da Napoli, si oppone con forza e coraggio allo spirito di violenza e a ogni abuso della religione come pretesto per la violenza”.Sir