Vita Chiesa
Meeting Rimini, presidente Guarnieri: “Riguadagnare la speranza”
Fitto anche il programma degli spettacoli, delle mostre e esposizioni, tra le quali spiccano quelle sul lavoro, sulle nuove generazioni, sulla Custodia di Terra Santa e sulla Russia (programma completo su www.meetingrimini.org). Particolarmente atteso è il concerto “Madama Butterfly” diretto dal maestro Yang Yang con la China national Opera House (domenica 20, ore 21.45). In vista dell’apertura abbiamo incontrato la presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, Emilia Guarnieri.
C’è bisogno di un gesto di libertà per riguadagnare la speranza, il desiderio del bene,
la solidarietà, c’è da riguadagnare un’esperienza reale di Europa, un’idea certa di costruzione comune, di politica, un interesse reale ai giovani e al loro futuro. Sono tutte cose che abbiamo ereditato. Riguadagnare significa che qualcosa è esistito ma dobbiamo riprendere con lo sguardo verso il futuro. E per lanciarsi verso un nuovo inizio è fondamentale che ogni uomo sia consapevole di ciò che ha ereditato e della ricchezza di cui è portatore.
Dobbiamo fare una scelta: tutto questo è un male da cui difenderci o una provocazione per andare più a fondo e conoscere ciò che siamo? La realtà non mi è nemica, non mi è ostile e non devo combatterla. Serve quello sguardo positivo, di tenerezza, che Papa Francesco esorta ad avere di fronte a tutto. Sguardo che non è per nulla giustificativo ma l’approccio iniziale di un abbraccio dal quale partire per dialogare. Se non c’è accoglienza tutto si complica. E un cristiano non può non avere un approccio di questo tipo.
Dopo 38 anni quale contributo può dare il Meeting alla Chiesa e alla società italiana?
Il Meeting può dare un contributo solo se continua ad essere un luogo vivo di esperienza e di incontro. Venire al Meeting è vivere un’esperienza e l’esperienza è ciò che ti cambia