Comunione e Liberazione
Meeting Rimini: il Manifesto del buon lavoro
Conclusa la 45/ma edizione. Una nuova concezione dell’ambiente lavorativo
Si è conclusa la 45ª edizione del Meeting di Rimini dove la Compagnia delle Opere è stata presente con 30 incontri, oltre 120 relatori, 18 opere profit / non profit e 2 mostre tematiche. Nella giornata di ieri si è tenuta la conferenza intitolata “Un lavoro all’altezza del desiderio umano”, organizzata da Cdo per l’anticipazione del “Manifesto del buon lavoro”. Un’occasione in cui, introdotti e moderati dal coordinatore del Tavolo-Lavoro dell’associazione imprenditoriale italiana Roberto Corno, si sono ritrovati i rappresentati di quella che viene soprannominata come “nuova era” tra i quali Sonia Malaspina (direttrice Relazioni istituzionali, Comunicazione e Sostenibilità di Danone), Paolo Ferrario (amministratore delegato di E-work Spa) e Alberto Sportoletti (presidente di Rete manager).
Al centro di questo confronto sono state inserite tematiche riguardanti una nuova concezione dell’ambiente lavorativo, che Cdo desidera alimentare e sostenere per essere all’altezza del desiderio umano integrale in un’epoca dove le ultime ricerche rivelano come il 59% dei lavoratori sia entrato in una fase di passività e il 44% sia sempre meno soddisfatto della propria posizione (Gallup 2024).
Si è conclusa così l’Arena delle Opere Di Cdo che in sei giorni di Meeting ha sottolineato i valori che saranno al centro di questa riscoperta del “buon lavoro”: primo, “la finalità del lavoro di diventare un’esperienza umana fondamentale, ricercando anche degli strumenti per aumentare la soddisfazione di chi lavora”; secondo “una provocazione per tutti gli imprenditori, che sono invitati ad accelerare questo processo”; terzo “organizzare i fattori produttivi per creare non solo valore finanziario, ma anche e soprattutto valore sociale;
Rivedere l’organizzazione del lavoro nelle nostre imprese perché chi lavora deve sentire la sua libertà resa più forte dalla condizione di lavoratore”; quarto “sostenere le piccole e medie imprese che investono sulle idee dei propri collaboratori per dare spazio e valore alla creatività con sistemi di premi”; quinto “sfruttare la crescente attenzione istituzionale e normativa alla sostenibilità cercando di allineare i valori aziendali con quelli percepiti come prioritari dalla società”.
“Ci si domanda sempre più sul difficile rapporto tra vita lavorativa e sfera personale e, secondo numerosi studi, solo il 5% dei lavoratori risulta soddisfatto del proprio lavoro. È qualcosa su cui dobbiamo assolutamente lavorare e come Compagnia delle Opere abbiamo deciso di organizzare nel corso dell’anno numerosi confronti e desideriamo partire da un lavoro che sia di qualità”, ha affermato il presidente di Cdo, Andrea Dellabianca, al termine dell’incontro.
“Nel cambiamento d’epoca che stiamo vivendo anche il lavoro sta profondamente cambiando, non solo come modalità ma come senso e valore per tutti: lavoratori e imprenditori”, ha aggiunto Roberto Corno, rinnovando l’importanza di una riorganizzazione aziendale attraverso la riscoperta della dimensione umana fondamentale dell’uomo nella sua totalità e singolarità valorizzando la socialità e la creatività della persona.