Toscana

MEETING DIRITTI UMANI, MARTINI, LIBERTA’ RELIGIOSA FONDAMENTALE

“La libertà religiosa è una delle libertà fondamentali, uno dei basilari diritti dell’uomo moderno”. Così il presidente della Regione Claudio Martini ha aperto l’11/A edizione del Meeting dei diritti umani della Toscana, quest’anno dedicata alla libertà religiosa e al dialogo tra credenti e non credenti. Davanti a novemila ragazzi e insegnati provenienti da tutta la regione, Martini ha sottolineato come siano sempre più numerosi i giovani residenti in Toscana che provengono da Paesi dove si professano religioni diverse e come sia importante che tra loro si trasmettano il valore della tolleranza e del dialogo, a partire dai banchi di scuola. Martini ha infine auspicato che “tutti facciano il massimo sforzo di apertura verso il dialogo, per far sì che qualche breccia si apra anche nelle società più chiuse”. Sollecitato dal moderatore Gad Lerner, che gli ha chiesto quale sarebbe stata il giudizio di Oriana Fallaci sul Meeting, il presidente del Consiglio regionale Riccardo Nencini ha osservato che anche lei sarebbe rimasta stupefatta da questa massiccia presenze di giovani, riuniti per discutere di un tema così impegnativo. “La libertà religiosa – ha aggiunto – è un dovere, prima ancora che un diritto. La libertà che va salvaguardata è quella – ha concluso Nencini – che vi consente di vivere meglio all’interno di uno Stato che è laico, e tale é importante che rimanga”. L’assessore regionale al perdono e alla riconciliazione tra i popoli Massimo Toschi ha poi spiegato il significato del Meeting, organizzato perché la libertà di professare una fede religiosa o di non professarla non è affatto scontata, come dimostrano le vicende della Birmania e la lotta dei monaci. “La libertà religiosa – ha precisato Toschi – è un diritto che va conquistato ogni giorno”. Dio, Allah, ma anche il Dalai Lama. Le varie religioni mondiali diventano spunto per un dialogo tra esperti e giovanissimi all’11/o meeting della Regione Toscana ‘Fai la cosa giusta’, dedicato quest’anno alla libertà religiosa e al rapporto tra credenti e non credenti. L’appuntamento  ha visto la partecipazione di 9000 ragazzi e insegnanti che hanno ascoltato per oltre tre ore alcuni rappresentanti delle religioni monoteiste, studiosi e testimoni. Il rabbino capo di Firenze, Joseph Levi, monsignor Rodolfo Cetoloni, vescovo di Pienza-Monepulciano, e Elzir Izzedin, imam di Firenze, hanno sottolineato dal palco, moderati dal giornalista Gad Lerner, l’importanza del dialogo interreligioso, il fatto che “l’idea di religione deve essere legata ai valori universali dell’intera umanità” e che “nella diversità c’é ricchezza per tutti”. Sul palco anche gli esperti di diritto Marco Ventura, professore all’Università di Siena, e Alberto Melloni, docente all’Ateneo di Modena, che hanno ricordato lo sviluppo della religione di Stato e i principi di libertà religiosa nella Costituzione. “Attenti – ha avvertito Melloni – il lavoro per una convivenza religiosa è ancora tanto da fare, e in giro c’é una grandissima voglia di odio”. Dal Libano, paese martoriato dalla guerra, sono arrivate le testimonianze di Ibrahim Shamseddine, presidente del Centro culturale e sociale di Beirut, che ha raccontato della difficile convivenza di 18 confessioni religiose differenti, e del generale comandante della Brigata paracadutisti della Folgore Maurizio Fioravanti, che ha spiegato i progetti italiani di solidarietà in Libano. Grandi applausi, infine, per la figura del Dalai Lama, ricordata da Marcello Flores, storico dell’Università di Siena, e don Giovanni Niccolini, sacerdote della diocesi di Bologna. “Questo entusiasmo – ha spiegato Flores – dipende dal fatto che il Dalai Lama non cerca mai di parlare della propria religione, non fa proselitismo, ma si rivolge alla spiritualità di tutti”. Ai presenti è stato poi distribuito un dossier a cura delle ong Ucodep, Mani tese e Cospe che affronta il tema della libertà religiosa dal punto di vista del diritto, della cultura, del pluralismo e della scuola. Tra gli approfondimenti, anche alcuni focus su ebraismo, islamismo, induismo, buddismo, e sulla moschea in costruzione a Colle val d’Elsa.(ANSA).