Vita Chiesa

Mediterraneo, Scicluna (Malta): “Migranti? Rivedere la regola di Dublino, la solidarietà sia condivisa da tutta Europa”

“Noi siamo del parere che la regola di Dublino che dice che la persona che arriva in un paese deve rimanere in quel paese per noi crea un peso sproporzionato alle nostre risorse. Questo deve essere rivisto” è netto l’appello di mons. Scicluna, Presidente della conferenza episcopale maltese: “Noi che abbiamo consapevolezza del nostro dovere di umanità, di salvare chi è in pericolo, di salvare e di accogliere i fratelli che hanno bisogno di accoglienza, chiediamo anche la solidarietà degli altri. La solidarietà deve essere globalizzata nel senso che Malta e altri paesi del mediterraneo hanno bisogno della solidarietà dell’Europa”. E ha chiosato: “Ma la politica europea deve anche pensare anche alla educazione degli ambienti da dove vengono questi fratelli migranti perché la tentazione di fuggire venga sempre meno e non di più”.

Si è poi espresso così: “La cifra della storia del mediterraneo è sì di accoglienza reciproca ma anche teatro di conflitti e della tragedia dell’umana indifferenza. Nella discussione di stamani con i vescovi è emerso il dovere carità in un contesto più ampio che la singola ‘civitas’. Cioè la solidarietà concreta, abbiamo bisogno che sia più più ampia, che coinvolga l’Europa e i paesi e continenti che sono vicini, che si affacciano sul mediterraneo”. Questo per una “una globalizzazione della carità che non si può vivere solo sulle rive del mediterraneo ma in modo più globale”.