Vita Chiesa

Mediterraneo, Pizzaballa: la guerra in Ucraina è una sconfitta della comunità cristiana ed europea. Serve la diplomazia

La conferenza stampa si è svolta nel convento di Santa Maria Novella. Mons. Pizzaballa ha sottolineato come, sul tema della cittadinanza, il “ruolo delle chiese e delle fedi” sia quello “di dare volto a città dal volto pluriforme” specificando però come subito dall’inizio del dialogo tra i vescovi vi siano “dinamiche diverse tra le sponde del mediterraneo”.

Al termine della conferenza stampa avvicinata dai giornalisti ha commentato la crisi in Ucraina con queste parole: “Stiamo assistendo all’inizio di un conflitto, che speriamo non degeneri, tra due nazioni cristiane dove il nazionalismo è un elemento centrale. Dove purtroppo le religioni sono strumentali e funzionali a questa visione nazionalista. Anziché incontrarsi ci si divide ancora di più. Le religioni non hanno inizialmente una funzione di divisione ma se diventano strumentali a una visione politica è come gettare benzina sul fuoco. Questo purtroppo è quello che sta accadendo”.

Poi ha aggiunto: “La posizione della Chiesa è quella che l’uso delle armi è una sconfitta, può darti una vittoria immediata ma nel lungo termine è sempre una sconfitta. Sconfitta di quella che è la nostra visione dell’uomo ma anche per quelle che sono le prospettive per ogni comunità. La guerra distrugge ogni prospettiva di relazioni, economiche religiose politiche e quant’altro… Bisogna prendere atto che c’è una sconfitta in corso della comunità cristiana ed europea. Dobbiamo lavorare per ricostruire da queste macerie”.

Infine ha ricordato come ora più che mail a diplomazia sia centrale ma “ha bisogno di tradursi in azioni politiche concrete”.