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Mediterraneo: Draghi, “in Ucraina le prevaricazioni e i soprusi non devono essere tollerati”

"Gli eventi in Ucraina ci portano a ribadire che le prevaricazioni e i soprusi non devono essere tollerati. Possa il vostro messaggio di pace diventare anche il nostro per risuonare forte dove si cerca lo scontro e si rischia la guerra". Sono le parole del presidente del consiglio Mario Draghi intervenuto oggi al convegno dei vescovi del Mediterraneo. Draghi ha ribadito "Il nostro impegno per un Mediterraneo giusto, di pace, di libertà".

“Occuparsi del Mediterraneo – ha detto Draghi – vuol dire prima di tutto occuparsi delle nuove generazioni. Investire nella scuola, nella formazione e creare le condizioni per investimenti e posti di lavoro. Perché il Mediterraneo sia davvero un mare di opportunità”.

“L’emergenza climatica – ha aggiunto – ci impone di accelerare nella transizione ecologica, in modo rapido ma sostenibile per cittadini e imprese. Dobbiamo aiutare in particolare i più deboli a sostenerne i costi. La transizione ecologica presenta grandi opportunità per chi ha il coraggio di investire. I Paesi del Mediterraneo devono coglierle – per proteggere il pianeta e avviare i giovani verso le professioni del futuro”.

“Oggi, come in passato – ha affermato Draghi rivolgendosi ai vescovi – avvertiamo la necessità della vostra opera di bene, dell’educazione all’amore, che rappresenta l’essenza della fede. L’amore per sé stessi, senza cui viene meno il rispetto della dignità umana. L’amore per la propria cultura, che non ammette l’intolleranza, ma è stimolo alla curiosità. L’amore per la propria comunità, che si esprime nella solidarietà e la cura per gli altri. La cultura del dialogo e della fratellanza si ricerca anche nella tutela delle minoranze religiose, che ancora oggi incontrano limiti alla libertà di culto, anche nel Mediterraneo. Le comunità cristiane e religiose offrono molti esempi di amicizia, fraternità e apertura nei confronti delle altre fedi monoteiste. Lo testimonia il rapporto che lega Papa Francesco al patriarca Bartolomeo e lo dimostrano i viaggi apostolici del Santo Padre, dagli Emirati Arabi all’Iraq alla Grecia. Voglio esprimere la mia riconoscenza per il vostro impegno a favore del dialogo e il mio auspicio perché possiate continuare in questa missione”.

“La stabilità e la pace – ha ricordato- si organizzano nelle istituzioni, ma si costruiscono nel contrasto quotidiano alle diseguaglianze, all’odio e all’ignoranza”.