Toscana
Medioetruria, la stazione dei desideri
La stazione “Ceccarelli” o Medioetruria è un oggetto non ancora ben identificato, volante sui celi della Toscana in cerca di un posto dove atterrare in mezzo a popolazioni festanti per il suo arrivo. L’unica cosa certa è che l’atterraggio avverrà lungo la linea AV (alta velocità) tra Arezzo e Chiusi. Si tratta difatti della nuova stazione AV proposta a settembre 2013 dall’assessore ai trasporti della Regione Toscana Vincenzo Ceccarelli, che, col suo omologo umbro Silvano Rometti, ha firmato il 14 luglio un accordo per lo studio della sua realizzazione, dopo che la previsione è stata inserita nei rispettivi piani di trasporto regionale.
Il bacino di utenza deve essere difatti il più esteso possibile e Perugia con la sua provincia di più di 600mila abitanti diviene un alleato importante. Le altre province interessate sono Arezzo e Siena. L’unico esempio simile in Italia è quello della stazione Mediopadana che si trova nelle vicinanze di Reggio Emilia, un mega-progetto costato circa 80 milioni. La versione toscana dovrebbe costare molto meno, secondo Ceccarelli, aggirandosi il costo sui 15/20 milioni eventualmente con l’inserimento di un centro commerciale che aiuterebbe nel reperimento dei finanziamenti.
L’accordo tra le due regioni solleva limitate voci di dissenso dall’Umbria come quella del consigliere regionale umbro Orfeo Goracci, o del “Comitato Ultimo treno” che, in alternativa propone di valorizzare la linea trasversale Ancona-Perugia-Roma, con transito interno all’aeroporto di Perugia. I toscani in qualche modo sarebbero sospettati di usare l’alleanza con l’Umbria per rafforzare il loro sistema ferroviario regionale a detrimento di quello umbro.
A parte queste polemiche, la principale debolezza del progetto sta nell’utenza potenziale che Trenitalia richiederebbe di almeno due milioni, mentre la popolazione delle tre province supera di poco il milione. Inoltre, a seconda di dove verrà posizionata la stazione, i passeggeri potranno utilizzare il collegamento lento perché più conveniente, oppure continuare a raggiungere Firenze.
Le ipotesi dove realizzare la nuova stazione sono almeno tre: Rigutino a sud di Arezzo, Farneta all’incrocio della linea ferroviaria AV col raccordo autostradale Perugia-casello Valdichiana, e Montallese a nord di Chiusi. Ciascuna ipotesi è sponsorizzata dal rispettivo sindaco: Rigutino da Giuseppe Fanfani, sindaco d’Arezzo, Montallese da Stefano Scaramelli, sindaco renziano di Chiusi, il quale ha anche proposto un’alternativa a sud di Chiusi, e Farneta, da Andrea Vignini, sindaco di Cortona.
Ci sono ovviamente pro e contro per ciascuna ipotesi. Farneta, l’unica in territorio non urbanizzato, è quella che maggiormente si avvicina a Perugia, ma solo usando trasporto su gomma: auto privata o bus navetta. Sarebbe a 58 km da Perugia, gli stessi da Siena e 47 da Arezzo. Per i perugini, oltre a Milano, potrebbe essere conveniente per raggiungere Roma, anche in confronto col collegamento lento che richiede circa due ore e mezzo.
Rigutino soddisfa in pieno le aspettative di Arezzo di cui in pratica diverrebbe la stazione AV, contando quindi su una domanda stabile ma limitata a poco più di 300mila abitanti. Sarebbe raggiungibile in treno via Terontola da Perugia in circa un’ora, ma probabilmente servirebbe agli umbri solo per andare a Milano, dato che per raggiungere Roma potrebbe essere più conveniente passare per Foligno e Terni. Da Siena disterebbe 65 km di strada.
Montallese è quella più sconveniente per Perugia che via treno dovrebbe cambiare a Terontola, a meno di convogli speciali, e sarebbe la più distante per gli aretini che dovrebbero fare 55 km su strada. Da Siena si raggiungerebbe invece via treno in poco più di un’ora. L’alternativa a sud di Chiusi proposta recentemente da Scaramelli, avrebbe il vantaggio di essere collegata anche alla linea lenta Firenze-Roma, e quindi di essere raggiungibile da Arezzo via treno in circa 45 minuti, ma la linea AV passa in quel luogo su viadotto aumentando quindi i costi di realizzazione.
La decisione assicura l’assessore Ceccarelli, peraltro aretino, sarà affidata ai tecnici che dovranno dare la loro valutazione indicando la soluzione migliore. Ma uno studio di questo genere non potrà giungere ad una decisione: proporrà delle alternative ciascuna con i propri vantaggi e svantaggi e dovrà essere la politica a pesare i vari aspetti. La cosa è stata ribadita dal sindaco di Arezzo Fanfani, che forse memore dei tempi in cui lo zio Amintore riusciva a deviare l’autostrada, creando la famosa “curva Fanfani” in prossimità di Arezzo, rivendica alla politica la scelta finale che ovviamente per lui non può che essere quella di Rigutino. Ma Andrea Fabianelli presidente degli industriali aretini, pensa alla possibilità di realizzare, sempre a Rigutino, una stazione spartana, costo massimo 3 milioni, accordandosi con uno dei due gestori del trasporto AV, Trenitalia o Ntv di Montezemolo, per un servizio anche ridotto all’osso.
Alla fine, probabilmente saranno gli umbri a decidere dove costruire la stazione, ammesso che si realizzi, dato che la loro partecipazione è essenziale, mentre la nuova fermata sarà comunque in territorio toscano.