I governanti attuali di Israele e Palestina stanno solo gestendo il conflitto. Sono moderati, ma fino alla debolezza. Questa guerra è figlia di un’occupazione militare, solo che nessuno ha il coraggio di dire di chi. L’occupazione militare dei territori palestinesi è dura, arrogante, ha paura degli altri e di se stessa, priva della libertà e dei diritti. Alimenta la violenza e persegue l’umiliazione. Nessun popolo potrebbe accettare un’occupazione simile. E’ quanto ha ribadito il patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal, in un’intervista al settimanale Vita, parlando sulla situazione in Terra Santa. Bisogna lavorare per la pace e la sicurezza per tutti. In Terrasanta o c’è pace per tutti o nessuno godrà della pace da solo ha affermato Twal che conta molto sul ruolo politico dell’Unione europea nel dirimere il conflitto israelo-palestinese. Qui siamo condannati a vivere l’uno accanto all’altro – ha dichiarato il patriarca – non possiamo uccidere 5 milioni di israeliani, non possiamo uccidere 5 milioni di palestinesi. Noi possiamo solo seminare e seminare, creare fiducia, fare gesti di pace e rispetto per creare credibilità e per salvare il futuro di tutti i nostri giovani. Secondo Twal uno degli ostacoli alla pace sono i fondamentalismi: da una parte c’è Hamas, dall’altra c’è Shas (il partito ultraortodosso di Israele). Nessuno dei due aiuta a trovare una soluzione al conflitto. Ma se la politica della moderazione non porta frutti, la gente si rivolge altrove, cerca nuove vie, e sperimenta anche quelle sbagliate. Purtroppo i moderati non hanno creato nulla e la gente si è schierata per i radicali. Anche tra i cattolici. Di questo siamo tutti colpevoli. I radicalismi di tutte le parti sono un ostacolo alla pace. La comunità internazionale deve intervenire, ma soprattutto l’Europa deve fare qualcosa, non solo gli aiuti, deve avere il coraggio di dire la verità.Sir