Siamo felici della presa di coscienza della gioventù che ha preso in mano il suo destino. Si tratta di un movimento senza colore politico o religioso particolare. Dai giovani arabi giunge una presa di coscienza della propria forza e vitalità. E’ quanto afferma il patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal, in un’intervista-video sul sito del patriarcato. Una forza che secondo Twal ha rotto l’elemento paura’, paura della polizia, dei servizi segreti, della prigione. Oggi la paura ha cambiato posto in campo: i governi hanno timore di questa massa di giovani, di opinione che si sta svegliando. Le richieste dei giovani, ha rimarcato il patriarca, sono quelle che la Chiesa ha sempre invocato, più democrazia, più libertà e più dignità delle persone. Io stesso, nel mio primo discorso da patriarca avevo elevato la speranza di evitare sul piano politico e religioso le decisioni unilaterali. I cristiani del Medio Oriente ha aggiunto il capo della chiesa latina di Gerusalemme non devono restare ai margini di questi movimenti, devono sentirsi cittadini al 100% come i loro compatrioti musulmani. Devono poter partecipare alla vita del loro paese e non stare rintanati in un ghetto.Sir