Toscana

MEDIO ORIENTE, SCONTRI AL CONFINE TRA LIBANO E ISRAELE

Sono almeno 3 le persone morte e 8 quelle rimaste ferite nella spirale di attacchi e rappresaglie avvenute lungo il turbolento confine tra Libano e Israele, tornatosi a infiammare domenica. Esercito israeliano e miliziani Hezbollah si accusano a vicenda di aver dato fuoco alle polveri lanciando il primo attacco, ma di fatto per l’intera giornata si sono registrati sia i raid aerei e i bombardamenti d’artiglieria israeliana sia gli attacchi dei guerriglieri palestinesi e dei miliziani Hezbollah contro l’Alta Galilea. Le violenze di domenica si sono svolte in due tempi: la mattina, in seguito a un presunto lancio di ‘katyusha’ contro il territorio israeliano, caccia F-16 hanno colpito due basi militari del Fronte popolare per la liberazione della Palestina-Comando generale (Fplp-Cg) a Sultan Yaqub e Namih, rispettivamente nella valle orientale della Bekaa e a ridosso della frontiera con la Siria e 20 chilometri a sud di Beirut. Nei raid un miliziano è stato ucciso e altri cinque sono rimasti feriti; Nel pomeriggio, dopo un attacco a colpi di mortaio e lanci di razzi dei miliziani del movimento sciita libanese Hezbollah nella zona del kibbutz di Menara, sempre in Alta Galilea, è poi scattata le seconda rappresaglia israeliana, ben più pesante della prima. Aviazione e artiglieria hanno preso di mira numerosi villaggi di confine libanesi (Aita al-Shaab, Rmeish, Yaroun, Ghajar, Mai al-Jabal e Shakra), a ovest della zona contesa delle Fattorie di Shebaa, occupata da Israele nel 1967. In serata infine la Forza Onu presente in Libano dal 1978 ha negoziato un cessate-il- fuoco tra le parti.Misna