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MEDIO ORIENTE: RIPRESI BOMBARDAMENTI SU BEIRUT SUD, ABU MAZEN CHIEDE TREGUA ANCHE A GAZA

Nuovi bombardamenti sono avvenuti oggi pomeriggio nella zona meridionale di Beirut, in particolare nel quartiere di Haret Hreik e nelle vicinanze: lo riferisce l’agenzia ‘Ansa’ in una corrispondenza dalla capitale libanese, precisando che le esplosioni “suscitano particolare impressione dopo quasi 48 ore di silenzio e due notti nelle quali sulle capitale non si erano avuti attacchi aerei né cannonate dal mare”.

L’offensiva terrestre israeliana prosegue intanto nel sud del ‘paese dei cedri’ dove, secondo fonti della forza Onu Unifil, truppe con la stella di Davide sono penetrate anche nella zona di Yarun, villaggio a meno di due chilometri dal confine. Il ministro dei Trasporti di Ankara ha inoltre riferito oggi che navi da guerra israeliane hanno sparato la scorsa notte tiri di avvertimento verso un traghetto turco impegnato nelle operazioni di evacuazione di alcuni cittadini australiani sulla rotta tra Beirut e Famagosta, a Cipro Nord, bloccandolo fino a questa mattina; i colpi non avrebbero comunque colpito la nave.

Il lancio di decine di razzi contro il nord di Israele da parte dei guerriglieri sciiti libanesi Hezbollah ha intanto causato una nuova vittima: un’adolescente arabo-israeliana di 15 anni è stata uccisa a Mghar, vicino a Carmiel; ad Haifa, terza città del paese, un anziano è morto di infarto mentre tentava di raggiungere un rifugio; gli ordigni provenienti dal Libano hanno inoltre provocato altri 70 feriti nella stessa zona.

Da Ramallah, il presidente palestinese Abu Mazen ha lanciato un appello a un cessate-il-fuoco immediato in Libano e alla sospensione dell’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania; dopo un incontro con il segretario di Stato Usa Condoleeza Rice, Mazen ha detto che sono in corso intensi negoziati per la liberazione del caporale israeliano Ghilad Shalit, rapito da un commando palestinese il 25 giugno scorso.

Il primo ministro israeliano Ehud Olmert, anch’egli oggi a colloquio con la Rice, ha annunciato che, previo coordinamento con Israele, l’aeroporto e il porto di Beirut, oltre agli scali marittimi di Tiro e Sidono, potranno essere aperti all’arrivo di aerei carichi di aiuti umanitari; con lo stesso scopo sarebbe stata autorizzata anche l’apertura di un corridoio terrestre tra Israele e Libano. Misna