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MEDIO ORIENTE, RAID AEREO NELLA NOTTE A GAZA, INTENSI COBATTIMENTI NEL SUD DEL LIBANO

Mentre l’esercito israeliano “espande la sua presenza nel sud del Libano”, come stamani titola l’edizione on line di un noto quotidiano di Tel Aviv, proseguono le operazioni anche nei territori palestinesi con l’aviazione che durante la notte ha condotto un raid su Gaza. Secondo fonti concordi, due elicotteri hanno lanciato alcuni missili contro due edifici nei pressi del campo profughi di Shati, non lontano dalla città di Gaza. I primi bilanci riferiscono di danni, ma di nessun ferito, visto che poco prima dell’attacco una telefonata aveva avvisato dell’imminente azione gli abitanti dei palazzi per evitare vittime civili.

Nelle ultime tre settimane, le operazioni militari condotte dall’esercito israeliano nei territori (Gaza e Cisgiordania) hanno portato alla morte di almeno 115 palestinesi, quasi tutti civili. Fonti israeliane e palestinesi sembrano concordare nel riferire che gli edifici presi di mira stanotte venivano utilizzati dai militanti della Jihad islamica per immagazzinare e preparare armi. Quasi contemporaneamente un carro armato israeliano ha sparato, nella cittadina di Beit Lahiya a nord di Gaza, vicino a un piccolo ospedale, causando qualche danno all’edificio ma nessun ferito. Sul fronte israeliano, invece, la stampa riferisce che un missile Qassam, sparato dalla Striscia di Gaza, ha raggiunto la città di Sderot (Negev occidentale) senza causare danni né feriti. Sempre secondo la stampa, ieri nove razzi Qassam sono caduti nel sud di Israele provenienti dalla zona di Gaza.

Sarebbero almeno due i soldati israeliani morti negli intensi combattimenti che per tutta la mattinata sono proseguiti nei pressi di Bint Jbeil, capoluogo della regione meridionale (a circa sei km dalla frontiera con Israele), la cittadina di 40.000 abitanti dove, secondo l’esercito israeliano, sarebbero asserragliati alcune centinaia di miliziani Hezbollah. Lo riferiscono alcune emittenti televisive arabe, aggiungendo che da parte israeliana vi sarebbero anche una ventina di feriti. La radio israeliana sostiene invece che almeno dieci Hezbollah sarebbero morti negli scontri.

Non vi sono per ora conferme indipendenti a queste cifre, come scarseggiano le informazioni sulla sorte dei civili (sempre che ve ne siano rimasti) di Bint Jbeil. Ma la guerra di propaganda di entrambe le parti si è accesa soprattutto su un episodio ancora tutto da chiarire avvenuto sempre stamani: un elicottero israeliano si è schiantato a terra nell’Alta Galilea, in territorio israeliano, a ridosso della frontiera col Libano. Hezbollah ha rivendicato l’abbattimento del mezzo, mentre la radio pubblica israeliana sostiene che il velivolo sia precipitato dopo aver toccato dei fili di alta tensione. Intanto a Beirut è arrivato poco fa il ministro degli Esteri Usa Condoleeza Rice. Misna