Toscana

MEDIO ORIENTE, PAM: BOMBARDAMENTI COSTRINGONO A RINFORZARE PONTE AEREO

“La nostra operazione è in una fase particolarmente critica, le persone hanno sempre più bisogno della nostra assistenza. I rifornimenti via aerea ci consentono di aiutare più velocemente quanti hanno davvero necessità”: lo ha detto Ramiro Lopes da Silva, direttore per la logistica del Programma alimentare mondiale (Pam/Wfp), motivando la partenza di ieri dalla base di pronto intervento di Brindisi di un Hercules messo a disposizione dal governo portoghese per portare aiuti urgenti alla popolazione.

Quello partito ieri (con un carico di 10 tonnellate di biscotti ad alto contenuto energetico e 2 tonnellate di attrezzature per il personale umanitario) è il primo di una serie di 4 voli che tenteranno di ovviare alle difficoltà che i bombardamenti israeliani stanno causando al lavoro degli operatori umanitari.

I raid dell’aviazione, infatti, hanno ormai messo fuori uso le principali strade utilizzate dalle agenzie Onu e dai soccorritori internazionali e nazionali per raggiungere le zone più devastate dal conflitto.

Se oggi fonti della MISNA hanno fatto sapere che i bombardamenti in corso nell’area di Tiro hanno fatto saltare anche l’ultima strada che collegava con Sidone, ieri la distruzione di alcuni ponti ha privato i soccorritori internazionali di un’arteria fondamentale che collegava Beirut con la Siria, dove fino a 24 ore fa confluivano la maggioranza degli aiuti.

Intanto il comitato italiano di sostegno al Programma alimentare dell’Onu ha lanciato una raccolta fondi a sostegno degli sfollati del Libano. “L’operazione del Pam, per i prossimi tre mesi – ricorda una nota del Comitato italiano – ha un costo previsto di oltre 37 milioni di euro con 310.000 persone da assistere”.Misna