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MEDIO ORIENTE, LIBANO: SBARCANO PRIMI UOMINI DELLA MISSIONE ONU

Il primo gruppo 250 ‘caschi blu’ italiani è sbarcato con mezzi anfibi sulle spiagge del porto di Tiro, nel sud del Libano; altri 550 soldati, ancora sulla nave ammiraglia ‘Garibaldi’, li raggiungeranno nelle prossime ore o domani. Il contingente italiano sotto l’egida dell’Onu, che al completo conterà su 3000 uomini, fa parte di un più ampio dispiegamento inviato a rafforzare la missione in Libano, che oggi conta 2000 soldati, ribattezzata Unifil II.

La risoluzione approvata dal Consiglio di Sicurezza, ha fissato il numero massimo dei soldati nella nuova missione a 15.000 uomini, di cui sono stati reclutati finora circa la metà tra 3000 italiani, 2000 francesi e oltre 1000 spagnoli.

Secondo gli accordi, Israele completerà il ritiro delle sue truppe dal sud del Libano quando saranno stati dispiegati 5000 caschi blu, un obiettivo che, ha detto il capo della missione Unifil, il generale francese Alain Pellegrini, dovrebbe essere raggiunto nelle prossime due settimane.

Intanto 90 dei 128 deputati libanesi hanno iniziato oggi un ‘sit in’ di protesta nel palazzo del parlamento contro il blocco-aereonavale che Israele continua imporre al Libano nonostante la cessazione delle ostilità raggiunta il 14 agosto scorso. La protesta, guidata dal presidente del parlamento Nabih Berri, proseguirà fino a quando Tel Aviv non revocherà il blocco, che i parlamentari definiscono un atto di guerra e una violazione della risoluzione 1701. Nella notte i deputati si daranno il turno per mantenere ad oltranza l’iniziativa.Misna

Libano, la missione italiana