Toscana

MEDIO ORIENTE: LA CARITAS CHIEDE CHE LE ARMI TACCIANO E AVVIA INTERVENTI D’URGENZA PER 2,5 MILIONI DI EURO

Mentre si aggrava la crisi in Medio Oriente, la Caritas italiana si unisce agli sforzi della rete internazionale per far fronte alle richieste di aiuto che vengono da tutta l’area e sollecita la più ampia solidarietà di singoli, gruppi e comunità. In Libano per i primi soccorsi occorrono 1.300.000 euro, che si aggiungono a 1.165.000 euro necessari per far fronte agli interventi in atto a Gaza. Sono anche stati intensificati i contatti con Ong israeliane, con le quali Caritas italiana collabora da tempo, per sostenere interventi d’urgenza. Intanto, sono centinaia di migliaia le persone in fuga dal Libano.

“Il Libano brucia”, ha denunciato, ieri, il presidente della Caritas Libano, padre Louis Samara. Alla Caritas Libano è stato chiesto dal governo di occuparsi di 50.000 famiglie di sfollati. Nei giorni scorsi, anche Caritas Gerusalemme denunciava un “tragico deterioramento” della situazione nella striscia di Gaza. “I demoni della guerra – dichiara mons. Vittorio Nozza, direttore della Caritas italiana – si sono scatenati in Medio Oriente e nessuno sembra in grado, o vuole, fermarli. Israele ha diritto a vivere in pace e i palestinesi ad avere una patria, ma rimaniamo profondamente amareggiati dalla incapacità e scarsa incisività dei singoli Governi, della comunità e della diplomazia internazionale nel far valere un immediato cessate il fuoco e il rispetto delle convenzioni internazionali”. Sir