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MEDIO ORIENTE, ISRAELE TOGLIE L’ASSEDIO AD ARAFAT

Truppe e carri armati israeliani hanno lasciato domenica il quartier generale di Yasser Arafat a Ramallah, che da dieci giorni era occupato ed è stato in gran parte demolito. Il vertice dell’Autorità palestinese ha detto che si tratta di una mossa solo “cosmetica”. Le truppe israeliane si sono spostate a una cinquantina di metri fuori dal complesso che rimane circondato, anche se accessibile.

Il governo ha deciso di mantenere le truppe intorno alla sede dell’Anp per assicurarsi che non ne possano uscire i terroristi che secondo Israele sono nascosti all’interno. Rimane il coprifuoco imposto dall’esercito a Ramallah.

Il leader palestinese è uscito dal complesso domenica ed è stato accolto trionfalmente all’uscita. In giornata ha amche incontrato l’inviato delle Nazioni Unite Terje-Roed Larsen.

Larsen ha commentato favorevolmente la decisione israeliana. Il ritiro parziale era “la cosa giusta da fare, un gesto coraggioso per il quale lodo il governo d’Israele”, ha detto, aggiungendo di sperare che “Israele continui il ritiro in accordo con la risoluzione del Consiglio di sicurezza che chiede il ritiro (israeliano) alle posizioni del settembre 2000”, cioè prima dello scoppio dei due anni di violenze appena passati.

La decisione di Israele fa seguito a forti pressioni da parte Usa. Sharon ha ricevuto un messaggio personale dal presidente George W. Bush nel quale gli si chiedeva il ritiro immediato dal quartier generale di Arafat. E la Casa Bianca ha accolto con un commento favorevole l’uscita dei carri armati dalla Muqata’a.