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MEDIO ORIENTE, ISRAELE RESPINGE ULTIMATUM SU OSTAGGIO, SCONTRI NELLA STRISCIA DI GAZA

Il capo di stato maggiore delle forze armate israeliane, il generale Dan Haloutz, ha respinto poco fa l’ultimatum di 24 ore lanciato questa mattina a Israele dai tre gruppi armati estremisti che affermano di avere in ostaggio il caporale Gilad Shalit e che si dichiarano disposti a liberare il militare solo in cambio della scarcerazione di detenuti palestinesi, tra cui donne e bambini. “Non cederemo a nessun ricatto né ad alcun ultimatum lanciato da nessuna di quelle organizzazioni terroristiche né tanto meno, per essere precisi, da Hamas” ha detto Haloutz, aggiungendo nel corso di una breve conferenza stampa svoltasi a Gerusalemme che Israele farà “tutto il necessario per riportare il caporale a casa. Noi consideriamo i rapitori di Gilad e i loro capi come i responsabili della sua incolumità”.

L’ultimatum scadrà domani mattina alle 6:00; i tre gruppi terroristici minacciano di uccidere il soldato se nel frattempo Israele non avrà accettato di rilasciare i detenuti palestinesi. Il giovane caporale di origine francese, 20 anni, è prigioniero dei suoi sequestratori nella Striscia di Gaza dallo scorso 25 giugno. Sempre nel territorio della Striscia di Gaza, ed esattamente a Beit Hanoun, nel nord, questa mattina durante un’incursione l’esercito israeliano ha ucciso un giovane attivista palestinese: lo riferiscono fonti mediche palestinesi, confermate da un portavoce israeliano, secondo cui l’esercito ha sparato contro un gruppo di assalitori palestinesi non meglio identificati.Misna