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MEDIO ORIENTE, ISRAELE-LIBANO: SI COMBATTE NEL SUD, DIPLOMAZIA AL LAVORO

Proseguono intensi i combattimenti nel sud del Libano tra reparti di terra dell’esercito israeliano e miliziani di Hezbollah nei pressi del villaggio di Debel e in quello di Bint Jubeil, entrambi a pochi chilometri dalla frontiera con Israele.

Mentre una delegazione di diplomatici della Lega Araba è attesi oggi a New York per presentare le richieste di modifica libanesi (tregua immediata, ritiro dei soldati di Israele e dispiegamento di 15.000 elementi dell’esercito libanese nel sud) alla risoluzione Onu messa a punto nei giorni scorsi da Francia e Usa, i vertici militari di Tel Aviv hanno imposto da ieri sera in tutti i territori libanesi a sud del fiume Litani una sorta di ‘coprifuoco’, un’interdizione alla circolazione di veicoli, in vista di “un’estensione delle operazioni contro Hezbollah”. Una novità che rischia di creare ulteriori difficoltà al lavoro degli operatori umanitari internazionali e dell’agenzie dell’Onu che stanno cercando di aiutare le popolazioni civili nelle zone dei combattimenti.

Dopo la giornata di ieri, una delle più sanguinose dall’inizio delle operazioni militari israeliane, con oltre 60 morti, supera ormai quota 1000 il bilancio delle vittime libanesi, in maggioranza civili, in poco meno di un mese di guerra. Una novantina, in maggioranza militari, le vittime israeliane nello stesso lasso di tempo.

Nella notte, comunque, i bombardamenti dell’aviazione israeliana sono proseguiti nella valle del Bekaa (est del Libano, verso il confine con la Siria) nella zona di Khiam nel sud del paese. Secondo Il sito del quotidiano Jerusalem Post, l’aviazione israeliana ha colpito durante la notte circa 80 obiettivi in Libano. Ieri sera, infine, le forze armate di Tel Aviv hanno annunciato di aver distrutto un drone (aereo senza pilota, utilizzato per ricognizioni dall’alto) appartenente a Hezbollah. Secondo le informazioni diffuse dall’esercito israeliano, il mezzo aveva un raggio di 150 chilometri e, in base ai primi accertamenti, non era armato, come fonti giornalistiche avevano sostenuto in precedenza durante la giornata.Misna