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MEDIO ORIENTE, ISRAELE AUTORIZZA ARMI PER ABU MAZEN, PROSEGUE DIALOGO INTER-PALESTINESE

“Non tratteremo mai con un’Autorità nazionale palestinese dominata da Hamas finché questi non rinuncerà alla violenza, riconoscerà Israele e gli accordi già sottoscritti dai palestinesi”: lo ha detto stamani il ministro dell’Interno israeliano Roni Bar On alla radio pubblica, confermando inoltre che ieri sera il suo governo ha autorizzato il trasferimento di armi leggere e munizioni destinate alle guardie del corpo del presidente palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen). Secondo il quotidiano ‘Haaretz’, il corpo di difesa presidenziale conta su circa 3.000 uomini armati. “Si tratta di armi leggere e munizioni in quantità limitata che permetteranno ad Abu Mazen di garantirsi la sicurezza e realizzare la sua politica” ha detto stamani all’emittente pubblica israeliana il generale Amos Gilad, consigliere politico al ministero della Difesa. Da alcune settimane ormai il presidente palestinese è impegnato – insieme al suo partito, al-Fatah – in una lotta di potere contro Hamas, il movimento radicale che ha conquistato il governo palestinese con la legittima vittoria alle elezioni di gennaio. Per calmare le tensioni e porre fine agli scontri, oggi dovrebbe proseguire il “dialogo nazionale inter-palestinese” avviato ieri a Gaza, nel quale Abu Mazen ha chiesto ad Hamas di riconoscere entro dieci giorni il governo di Israele o di indire un referendum su questo tema. La proposta prevede tra l’altro una possibile soluzione del conflitto con il ritiro dello Stato ebraico da alcune zone di Gerusalemme e della Cisgiordania, e la creazione di uno Stato palestinese con un governo palestinese di unità nazionale. Dopo la proposta del presidente palestinese, almeno 5 persone sono rimaste ferite in scontri tra militanti di Hamas e Fatah, gli ultimi di una serie ormai quasi quotidiana.Misna