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MEDIO ORIENTE, INCURSIONE ISRAELIANA A GAZA, NUOVE CASE A GERUSALEMME EST

Sono contrastanti i bilanci su un’incursione compiuta dall’esercito israeliano circa due ore fa all’interno della Striscia di Gaza, nei quartieri di Shuja’iyya e Zeitoun alla periferia della città di Gaza. Fonti mediche contattate dalla MISNA a Gaza sono state in grado finora di confermare solo la morte di quattro palestinesi e diversi altri feriti nello scontro a fuoco con mezzi blindati, carri armati e militari israeliani seguiti da bulldozer. Le agenzie internazionali e la stampa israeliana riportano invece di un bilancio più pesante che varia dai dieci morti e 40 feriti dell’agenzia francese Afp – che ha anche scritto di una incursione a Beit Hanoun nel nord della Striscia – ai sette morti e 17 feriti del quotidiano Haaretz. “I bilanci più gravi presentati dalla agenzie di stampa internazionali – ha detto ancora alla MISNA la fonte che per motivi di sicurezza deve restare anonima – potrebbero essere dovuti al fatto che le vittime sono state trasferite da un ospedale a un altro creando così una sorta di effetto moltiplicatore; in ogni caso, per avere un quadro reale della situazione bisognerà aspettare ancora qualche ora. Posso solo aggiungere che le quattro vittime di cui ho certezza facevano tutte parte di Hamas”. Ai morti palestinesi, bisogna aggiungere anche l’uccisione, avvenuta successivamente, di un cittadino ecuadoriano che stava lavorando come volontario in un kibbutz nei pressi del confine con la Striscia di Gaza; secondo fonti israeliane, la vittima è stata colpita da un cecchino palestinese. In precedenza, militari israeliani erano penetrati nella notte in Cisgiordania arrestando 13 palestinesi. Lo ‘spirito di Annapolis’ – nella capitale del Maryland lo scorso novembre si era tenuta una conferenza per riavviare le trattative di pace in Medio oriente – con cui si era presentato qualche giorno fa George Bush nella sua prima visita da presidente americano in Israele e Cisgiordania sembra essere già stato dimenticato. D’altra parte, i discorsi dello stesso Bush più che improntati al dialogo erano sembrati più attenti a creare una sorta di alleanza anti-iraniana confermata nelle ultime ore dalla firma di accordi miliardari con l’Arabia Saudita per la fornitura a Riad di tecnologia militare da impiegare nella costruzione di missili a guida laser. A questo e ai raid e alle incursioni israeliane delle ultime ore, si è inoltre aggiunto l’ultimo capitolo caro ai palestinesi, ovvero la sospensione delle costruzioni di nuove colonie in quello che dovrebbe costituire il futuro stato palestinese. Forti di un permesso municipale già da tempo accordato, gli israeliani – riferisce il quotidiano Haaretz – hanno cominciato la costruzione di altre 60 unità abitative a Gerusalemme Est, la parte araba della città sacra per musulmani, ebrei e cristiani che i palestinesi sperano possa un giorno diventare la loro capitale.Misna