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MEDIO ORIENTE, BOMBE SU BEIRUT, RAZZI SU HAIFA E INCURSIONI A GAZA

La venticinquesima giornata di guerra in Libano è cominciata questa notte con nuovi bombardamenti israeliani su Beirut e Tiro e razzi caduti anche stamani sull’Alta Galilea, mentre, sul fronte palestinese, l’ennesima operazione delle forze di Tel Aviv nella Striscia di Gaza ha causato almeno 5 morti. A Beirut, per la terza notte consecutiva, l’aviazione israeliana ha preso ancora di mira la periferia meridionale della città, considerata uno dei bastioni di Hezbollah, ma già ridotta a un cumulo di macerie dai precedenti bombardamenti.

Sono stati almeno sei i raid consecutivi avvenuti alle prime ore del giorno, secondo le forze di sicurezza libanesi, che ancora stanno tentando di individuare gli obiettivi degli attacchi e il loro bilancio. A Tiro, nel Libano meridionale, sono invece entrati in azione gli elicotteri israeliani, che avrebbero sparato almeno quattro missili contro obiettivi nel nord della città, da dove, per la prima volta, cominciano a giungere segnalazioni anche di truppe di terra.

Secondo fonti della polizia di Tiro, un numero imprecisato di militari israeliani avrebbe tentato di occupare posizioni strategiche in una zona agricola sbarcando da almeno due elicotteri ma Hezbollah, dopo duri combattimenti, avrebbe respinto l’aggressione. Sconosciuto il bilancio degli scontri mentre nei bombardamenti missilistici israeliani avrebbe certamente trovato la morte un soldato libanese, portando così a 28 il numero dei militari e dei poliziotti libanesi che hanno perso la vita dall’inizio del conflitto. Complessivamente, in questi 25 giorni di guerra sono morti quasi 1.000 libanesi, molti dei quali bambini, la maggior parte dei quali comunque civili.

Sull’altro fronte, quello palestinese, l’esercito israeliano ha condotto una massiccia incursione nella zona di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, dove, secondo i bilanci in circolazione finora, sono morti almeno cinque palestinesi, due dei quali adolescenti. Misna