Toscana

MEDIO ORIENTE, ATTENTATO IN UN MERCATO DI TEL AVIV; MORTI E DECINE DI FERITI

Erano da poco passate le undici quando un kamikaze giunto da un campo profughi a Nablus, in Cisgiordania, ha fatto esplodere l’ordigno che aveva con sé accanto a una bancarella di verdure, nel pieno centro del mercato ortofrutticolo ha-Carmel, a Tel Aviv, affollato di persone. I morti israeliani accertati sono quattro. I feriti si contano in svariate decine e le operazioni di soccorso sono state rese difficoltose dai vicoli del mercato, pieni di folla. La polizia avrebbe trovato anche il corpo dilaniato dell’attentatore, un giovane di 16 anni, il più giovane dei 117 kamikaze che si sono fatti esplodere in questi ultimi quattro anni. L’esplosione è stata rivendicata dal Fronte popolare per la liberazione della Palestina (FPLP). Questo nuovo attentato, dopo un periodo di relativa calma, cade in un momento particolare con il ricovero in un ospedale francese del presidente dell’Anp Yasser Arafat.

Proprio dalle bancarelle del mercato prende avvio l’inchiesta della polizia. Malgrado i severi divieti di legge, numerosi negozianti israeliani utilizzano manovali palestinesi che di notte vengono celati in nascondigli. La loro bassa paga serve loro da stimolo. E’ possibile che proprio uno o più di questi manovali abbiano raccolto le informazioni necessarie all’attentato e le abbiano inoltrate a una cellula dell’intifada in Cisgiordania.