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MEDIO ORIENTE, ANNAN IN LIBANO E ISRAELE: LIBERARE SOLDATI RAPITI E TOGLIERE ASSEDIO

“Abbiamo bisogno di risolvere il problema dei soldati (israeliani) sequestrati molto rapidamente”: lo ha detto ieri il segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan, durante una visita ai peacekeeper dell’Onu nel sud del Libano devastato dagli attacchi di Israele, riferendosi ai due militari di Tel Aviv rapiti dagli Hezbollah alla fine di giugno e a quello prelevato pochi giorni prima da estremisti palestinesi nella Striscia di Gaza.

“Abbiamo bisogno di mettere fine all’embargo – marino, aereo e terrestre – che per i libanesi è un’umiliazione e una violazione della loro sovranità” ha aggiunto Annan a proposito dell’isolamento imposto da Israele al Libano al momento di sferrare l’attacco contro gli Hezbollah. “Credo che sia davvero giunto il momento di togliere l’assedio. I libanesi hanno dimostrato di essere seri nell’implementare la risoluzione 1701 dell’Onu in tutte le azioni e gli sforzi che hanno compiuto” ha aggiunto il segretario generale, che dopo essersi intrattenuto nella città di Naqoura, sulla costa mediterranea, con il generale-maggiore francese Alain Pellegrini, comandante delle forze Onu dell’Unifil, è partito alla volta di Gerusalemme, in Israele, dove è giunto nel pomeriggio.

Qui Annan ha ribadito gli stessi concetti espressi in Libano sia nell’incontro con il ministro della Difesa Amir Peretz sia con i familiari dei tre soldati rapiti lo scorso giugno. Oggi il segretario generale parlerà con il primo ministro israeliano Ehud Olmert, sempre contestato dal grosso del paese, e quindi si sposterà in Cisgiordania per incontrare, a Ramallah, il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Abu Mazen.Fonte: Misna