L’AMCI è una sigla che identifica l’Associazione Medici Cattolici Italiani con sede nazionale a Roma e sono molte le città che vedono costituito questo gruppo. Anche a Livorno nei giorni scorsi è nata l’Associazione, presso l’Istituto Casa San Giuseppe di Quercianella dove si è svolto il primo incontro.L’AMCI si propone di provvedere alla formazione morale, scientifica e professionale dei medici, promuovendo uno spirito di autentico servizio in difesa della vita e della salute dei malati e dei sofferenti nei quali si riconosce il volto del Signore sofferente. L’Associazione intende favorire la formazione di un’autentica comunità che testimoni i valori cristiani nella vita professionale, sociale e personale, ispirandosi ai principi degli insegnamenti cattolici e nel rispetto del Magistero della Chiesa, sviluppando il collegamento e la collaborazione con le altre istituzioni e associazioni sanitarie cattoliche. La nascita dell’AMCI in città intende rafforzare sempre di più la presenza dei cattolici nell’ambito sanitario livornese e segue la nascita avvenuta circa un anno fa dell’ACOS, associazione cattolica operatori sanitari, strettamente legata all’AMCI, sia per il comune interesse a favorire nella sanità locale l’affermarsi degli ideali di vita cristiani, sia per il fatto che molti medici sono iscritti ad entrambe le associazioni.Il primo incontro dell’Associazione ha visto la partecipazione di monsignore Giusti, il quale ha da sempre sostenuto l’importanza di una testimonianza forte dei valori cristiani in ambito sanitario. Questa iniziativa, come molte altre, quali ad esempio il tavolo dell’oggettività, ha lo scopo di mettere in risalto ciò che unisce – il valore della vita umana, il rispetto della persona, la tutela dei più deboli – in modo da gettare un ponte tra diverse culture. Mons. Giusti ha inoltre sottolineato come sia l’AMCI, sia l’ACOS siano importante nell’ambito delle varie iniziative della Pastorale Sanitaria Diocesana (costituendo consultorio familiare diocesano, le attività di formazione e orientamento in ambito scolastico).Il Vescovo ha nominato come Assistente Spirituale del gruppo diocesano don Placido Bevinetto, cappellano dell’ospedale e parroco della Chiesa della Madonna. Avrà compiti consultivi per le tematiche ecclesiali, e curerà la vita spirituale dei membri dell’Associazione.L’incontro vero e proprio è stato preceduto dalla Santa Messa, alla quale abbiamo partecipato con la consapevolezza di condividere l’amore per Cristo e il prossimo. Successivamente c’è stato un momento di agape fraterna presso la mensa dell’istituto Casa San Giuseppe, che ha permesso a molti di noi, amici di vecchia data, di ritrovarsi nel nome del Signore. È poi iniziato un confronto di idee sul come portare avanti l’associazione. È stato sottolineato da molti come sia importante per i medici avere dei momenti di preghiera comuni, attraverso i quali sentirsi parte di una comunità che affronti la vita professionale nell’ottica di porsi veramente al servizio del prossimo.Un altro tema particolarmente sentito dai medici è quello di avere una formazione professionale, sia nell’ambito degli studi universitari, sia nell’aggiornamento professionale successivo, improntata ad una visione cattolica del mondo, cosa oggi tanto più importante, quanto più si sono moltiplicati gli ambiti di potenziale o effettivo conflitto con la propria coscienza di cristiani. Basti pensare alle tematiche bioetiche che costituiscono un campo ove coesistono visioni dell’uomo fortemente contrapposte: aborto, eugenetica, eutanasia, dichiarazioni anticipate di fine vita. Quindi uno degli scopi che l’Associazione si propone è proprio quello di portare avanti delle iniziative che permettano ai medici di orientarsi verso la difesa dei valori cristiani, avendo dei sicuri punti di riferimento. Monsignor Giusti ha messo in evidenza come le associazioni professionali siano importanti nella vita della comunità cristiana. Infatti l’ambito parrocchiale, pur importante, da solo non è in grado di animare nelle professioni una visione coerente con i valori della fede e come viceversa il ritrovarsi in una associazione dove più professionisti hanno delle problematiche comuni, possa portare ad un significativo progresso. Monsignor Giusti ha inoltre sottolineato come sia importante il collegamento della neonata AMCI con le associazioni di volontariato operanti nella Diocesi e come si aspetti dai medici cattolici un aiuto nel discernimento di segni particolari quando intervengono guarigioni inspiegabili che facciano pensare ad un intervento Divino. A coronamento della riunione è stato eletto il gruppo direttivo dell’associazione che per acclamazione ha nominato Presidente dell’AMCI della Diocesi di Livorno la Dott.ssa suor Costanza Galli, Direttore dell’Hospice di Livorno, da sempre in prima linea nella cura dei pazienti più bisognosi, coloro che sono nella fase terminale della propria vita e proprio per questo hanno necessità di un conforto professionale, umano e spirituale.
*Membro del direttivo AMCI gruppo della Diocesi di Livorno