Vita Chiesa
Media vaticani: «C9» propone riforma in quattro anni e nuovo dicastero
«Un progetto di riforma realizzabile in quattro anni, che prevede la salvaguardia del personale e una graduale integrazione delle istituzioni». È la proposta presentata dal «C9» per i media della Santa Sede, dopo aver ascoltato la relazione tenuta da monsignor Dario E. Viganò, direttore del Centro Televisivo Vaticano e presidente della Commissione per i mezzi di comunicazione vaticani istituita dal Papa il 23 aprile scorso.
I membri del Consiglio di cardinali – ha riferito padre Lombardi nel briefing di oggi – ha espresso «unanime apprezzamento per lo studio della fattibilità svolto dalla medesima Commissione», partendo dalle analisi e dai report della McKinsey e delle precedenti Commissioni.
La proposta del «C9» prevede, «nei prossimi mesi», la costituzione di un apposito Dicastero e «le nomine necessarie per l’avvio del processo». Il progetto di riforma e il nuovo Dicastero, ha spiegato padre Lombardi rispondendo alle domande dei giornalisti, «riguarda l’insieme dei media della Santa Sede e gestisce il processo di graduale integrazione, per arrivare ad un nuovo assetto». Le istituzioni coinvolte sono il Pontificio Consiglio per le comunicazioni sociali, la sala stampa vaticana, la Radio Vaticana, il Centro televisivo vaticano, L’Osservatore Romano, il Servizio Fotografico, la Libreria Editrice Vaticana, la Tipografia Vaticana e l’Ufficio Internet.