Israele, Palestina e Toscana continueranno a lavorare insieme per favorire la pace e lo sviluppo. Con un sì unanime i rappresentanti dei governi locali, partner del Programma di cooperazione decentrata Med – Cooperation, hanno approvato stamani a Firenze la dichiarazione d’intenti che li vedrà ancora impegnati intorno alla Strada della Terrasanta del Nord . A 10 anni dalla sua nascita il programma Med Cooperation, che oggi annovera l’Unione Europea, la Fondazione Monte dei Paschi, la cassa di Risparmio di Volterra e l’associazione Arte Continua, oltre alle Ong riunite di Co-Opera, la Regione Toscana e gli Enti Locali Toscani e delle 6 municipalità interessate (Akko, Gerico, Nablus, Taibeh, Haifa e Tulkarem), prosegue con entusiasmo il suo cammino e con risorse accresciute (circa 900 mila eu ro in 18 mesi). Il turismo e la valorizzazione dei prodotti del territorio saranno il fulcro delle attività comuni: entro 18 mesi si pensa di poter organizzare un afflusso di turisti consistente lungo la strada della Terrasanta del Nord e la valorizzazione dei prodotti con il marchio Med-Cooperation. La Toscana sarà in questo un partner costante e attento. Lo ha ribadito il presidente Claudio Martini intervenendo al tavolo che ha visto riuniti tutti i partner del progetto: Anche se presto terminerà il mio mandato – ha detto la Toscana sarà coerente con gli impegni presi, potendo contare su un patrimonio che non si disperderà. Firenze e la Toscana nel tempo sono diventate un luogo di incontro, una casa di tutti noi. Spero che d’ora in poi siano un po’ anche casa vostra. E comunque questa regione sarà sempre la vostra terra in nome della pace e della cooperazione . Credo nelle esperienze di cooperazione dal basso. Ogni volta che ne è stata intrapresa una, i risultati si sono visti. Quindi apprezzo e appoggio la vostra forza di volontà e la vostra determinazione e auguro a questa conferenza di raggiungere i risultati che si è prefissata. Per quanto mi riguarda ha poi aggiunto Martini – porterò per sempre nel cuore lo straordinario valore di questa esperienza e dovunque andrò, vi assicuro, che vi sosterrò, sarò sempre al vostro fianco. Sono sicuro che anche in futuro troveremo il modo di lavorare insieme. Tra le proposte uscite durante la mattinata di lavori, quelle del sindaco di Akko (Israele), Shimon Lankri, prevedono di ristrutturare un centro sociale per la pace e lanciare un torneo di calcio per la pace tra giovanissimi provenienti da tre città della Palestina, tre di Israele e tre della Toscana. Iniziative colte dall’assessore Toschi che ha pro posto di intitolare il centro sociale a San Francesco e, per il torneo di calcio, chiedere un aiuto e un supporto al presidente dell’Inter Moratti che, nell’ambito del campionato mondiale Intercampus, ha già costituito una squadra mista tra israeliani e palestinesi. Sempre dal sindaco di Akko (l’antica San Giovanni d’Acri) è venuta inoltre la proposta di creare un gemellaggio, un patto di fraternità, fra la sua città, quella di Gerico (Palestina) e quella di Pisa. Anche questa è stata una proposta che l’assessore Toschi ha sottolineato con favore, ricordando che questo sarebbe un atto estremamente significativo sul cammino della riconciliazione, visto che in passato proprio San Giovanni d’Acri era stata un importante luogo di passaggio dei Crociati. In precedenza aveva preso la parola anche il sindaco di Gerico, Hassan Saleh El Hussein, oltre all’assessore Toschi che ha introdotto i lavori. Ricordando la nascita e l’evoluzione del programma Med-Cooperation, Toschi aveva sottolineato come «Israeliani e Palestinesi hanno avuto fiducia in noi e noi siamo determinati ad avere fiducia in loro, perchè la pace avvenga in Palestina». E aveva aggiunto: «Oggi noi ci impegnamo a portare avanti questo cammino con la consapevolezza di fare qualcosa di grande.» L’assessore Toschi ha inoltre ricordato come, negli anni, altri programmi si siano aggiunti a Med-Cooperation. Fra questi c’è Saving Children, il programma di cooperazione sanitaria che, ad oggi ha permesso di curare 7000 bambini palestinesi, non altrimenti curabili, in ospedali isareliani. Un intervento che, nei tre mesi iniziali dell’ultima guerra a Gaza, ha permesso di curare oltre 400 bambini. «Oggi ha concluso Toschi diversamente dal 2000, quando Med Cooperatin nacque, i riflettori internazionali non sono pi&ugr ave; puntati sulla Palestina. Ma noi sappiamo che quella del Medio Oriente è la sfida delle sfide, ma la grande politica non è quella dei riflettori, ma quella di chi, con tenacia e ostinazione, porta avanti la strada del dialogo». (cs-Chiara Bini e Laura Pugliesi)