Cultura & Società

Mattinate Fai d’inverno: visite esclusive per le scuole a cura degli Apprendisti Ciceroni

Grazie alle Delegazioni FAI attive su tutto il territorio nazionale saranno aperti, gratuitamente e in esclusiva, 210 meravigliosi tesori,poco conosciuti e spesso chiusi al pubblico, in 127 città d’Italia. Gli studenti avranno così l’occasione di partecipare a visite guidate condotte da loro coetanei e di vivere un’insolita esperienza di «educazione tra pari».

L’edizione 2017 vedrà inoltre una più stretta collaborazione tra FAI e Gruppo Autogas, main sponsor del progetto, attraverso l’integrazione dei temi di sostenibilità ambientale. Gli studenti riceveranno un gadget con gli eco-consigli sul risparmio energetico e potranno partecipare dal 27 novembre al 10 dicembre al concorso a premi La tua idea green.

Il progetto Mattinate FAI d’Inverno è sostenuto da Gruppo Autogas, azienda già vicina al FAI in qualità di Corporate Golden Donor, e si avvale della collaborazione della Rappresentanza regionale a Milano della Commissione europea, del contributo di Regione Toscana, del Patrocinio del Consiglio Regionale della Lombardia e della partecipazione di ANP – Associazione Nazionale dei Dirigenti e delle Alte Professionalità della Scuola.

 I BENI APERTI IN TOSCANA:

 FIRENZE (FI)

Ex Convento delle Oblate Ospitaliere francescane di Monna Tessa

Il nucleo originario risale al Duecento, fu di proprietà alla famiglia Medici, divenendo un annesso agricolo della villa medicea di Careggi e successivamente dell’Arcispedale di Santa Maria Nuova che, dopo avere ristrutturato e ampliato l’edificio, ospiterà nel 1936 le Oblate provenienti dal Conservatorio in via dell’Oriuolo. All’interno della chiesa e della sala del capitolo sono esposti un Crocifisso di Giuliano da Sangallo, un tabernacolo di Dello Delli, entrambi del XV secolo, la tavola con l’Assunzione di Maria e Santi e l’affresco con l’Ultima Cena di Matteo Rosselli risalenti al XVII secolo.

Visite guidate a cura degli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto A. M. Enriques Agnoletti di Sesto Fiorentino

Il bene sarà aperto alle scuole il 28 e 29 novembre dalle ore 9 alle 13.30

Galleria D’Arte Moderna

La Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti, situata al secondo piano dell’imponente complesso, è formata da trenta sale e custodisce opere di produzione artistica italiana, dalla fine del Settecento ai primi del Novecento. Regala inoltre ai visitatori una meravigliosa vista sul Giardino di Boboli. Il museo nacque come raccolta delle migliori opere provenienti dai concorsi dell’Accademia delle Arti e del Disegno e fu successivamente arricchito da numerose collezioni cittadine e private. Espone una ricca selezione di dipinti e sculture che dall’inizio dell’Ottocento giunge agli anni Trenta del Novecento. Vi trovano posto il Neoclassicismo di Antonio Canova e Anton Raphael Mengs, la pittura storica di Francesco Hayez e Ciseri, fino al nucleo di pittura toscana dei Macchiaioli, con protagonisti come Giovanni Fattori, Silvestro Lega e Telemaco Signorini. La collezione include inoltre opere di pittori del Divisionismo, del Simbolismo e di esponenti della pittura e scultura italiana degli anni Trenta.

Visite guidate a cura degli Apprendisti Ciceroni del Liceo Scientifico «A. Gramsci»

Gli Apprendisti Ciceroni sono stati formati in collaborazione con i Servizi educativi del Polo Museale Fiorentino, diretto dalla dott.ssa Silvia Mascalchi.

Il bene sarà aperto alle scuole l’1 e 2 dicembre dalle ore 8.30 alle 13.30

 

Palazzo Valori Altoviti

Il palazzo, detto dei Visacci per i ritratti di illustri fiorentini scolpiti in facciata, risale alla prima metà del Cinquecento, quando Baccio Valori il Giovane ampliò la quattrocentesca dimora di Rinaldo degli Albizi e fece ridisegnare il prospetto dall’architetto e scultore Giovanni Battista Caccini. Successivi lavori di ampliamento e decorazione si ebbero nel 1687 e nel 1727 quando la proprietà passò prima ai Guicciardini e poi agli Altoviti. Dal 1978 il piano nobile è sede della loggia massonica fiorentina del Grande Oriente d’Italia.

Visite guidate a cura degli Apprendisti Ciceroni del Liceo Scientifico «A. Gramsci».

Gli Apprendisti ciceroni sono stati formati in collaborazione con i Servizi educativi del Polo Museale Fiorentino, diretto dalla dott.ssa Silvia Mascalchi.

Il bene sarà aperto alle scuole il 30 novembre dalle ore 9 alle 13.30

 

Tesoro dei Granduchi a Palazzo Pitti

Il Tesoro dei Granduchi, già noto come Museo degli Argenti, è situato al piano terreno e al mezzanino di Palazzo Pitti, occupa gli ambienti dell’Appartamento d’estate della famiglia Medici, interamente affrescati in occasione del matrimonio fra Ferdinando II de’ Medici e Vittoria della Rovere. Conserva il tesoro granducale costituito da gioielli, vasi, piatti e altri arredi in oro, argento, perle e pietre preziose. Tra i molti oggetti si segnalano i vasi appartenuti a Lorenzo il Magnifico, i gioielli cinquecenteschi appartenuti a Anna Maria Ludovica, ultima discendente dei Medici, i cammei antichi e rinascimentali. È presente inoltre una sezione dedicata al gioiello contemporaneo. La donazione Scalabrino, raccolta di antiche porcellane orientali e di maioliche europee ispirate da modelli asiatici, ha arricchito la collezione di porcellane cinesi e giapponesi, iniziata dai Medici nel ‘400.

Visite guidate a cura degli Apprendisti Ciceroni del Liceo Scientifico «A. Gramsci»

Gli Apprendisti Ciceroni sono stati formati in collaborazione con i Servizi educativi del Polo Museale Fiorentino, diretto dalla dott.ssa Silvia Mascalchi.

Il bene sarà aperto alle scuole l’1 e 2 dicembre dalle ore 8.30 alle 13.30

 

AREZZO (AR)

Museo di Casa Vasari

Giorgio Vasari all’apice del suo successo acquista la casa nella sua città natale, Arezzo. Nel corso di decenni ne affresca personalmente le sale con l’intento di celebrare sé stesso nel ruolo di artista attraverso tematiche bibliche, mitologiche e allegoriche. Gli affreschi mirabilmente conservati, la quadreria del periodo manieristico, l’accesso al giardino rinascimentale possiedono una valenza didattica tale da permettere percorsi differenziati per ciascun grado di scuole, finalizzati a diffondere il messaggio trasmesso dall’artista agli studenti aretini, tramite gli Apprendisti Ciceroni.

Visite guidate a cura degli Apprendisti Ciceroni del Liceo Classico F. Petrarca, Liceo Socio Psico Pedagogico V. Colonna

Il bene sarà aperto alle scuole il 27, 28, 29, 30 novembre e l’1, 2 dicembre dalle ore 8.30 alle 13.30

 

LIVORNO (LI)

Villa del Presidente

Sede di governanti e notabili della «nazione» ebraica, presidenti di enti e associazioni varie quali Provincia e Istituto Mascagni, è stata inoltre onorata della visita del Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Quando fu costruita nella seconda metà del Seicento, la villa, a cui si accedeva da un vialetto privato dall’odierna via Roma, era situata in aperta campagna, in una zona decentrata rispetto al fulcro della città, che gravitava soprattutto nell’ambito del porto e delle due fortezze. La costruzione presenta tutti i caratteri tipici delle ville livornesi erette in quel periodo: il piano terra rialzato con un disimpegno e una scala a due rampe che di accesso al piano superiore, destinato all’intimità della famiglia.

Visite guidate a cura degli Apprendisti Ciceroni del Liceo Statale Francesco Cecioni

Il bene sarà aperto alle scuole il 2 dicembre dalle ore 10.30 alle 13

 

PISA (PI)

Camposanto monumentale

Al centro dell’attenzione ci saranno gli affreschi del ciclo pittorico più suggestivo ed emblematico attribuito al maestro del trionfo della Morte, Buonamico Buffalmacco. I restauri da poco conclusi permetteranno di godere delle sezioni del Giudizio universale. I 2500 metri quadri di superfici affrescate vennero danneggiate il 27 luglio 1944 da un bombardamento alleato che provocò l’incendio del tetto. Gli affreschi, strappati dalle pareti negli anni ’50, sono stati oggetto di studio e di accurati restauri che dal 2008 si svolgono nei laboratori dell’OPA, per garantire la continuità di conservazione.

Visite guidate a cura degli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Tecnico Pacinotti (turismo)

Il bene sarà aperto alle scuole il 28 e 30 novembre dalle ore 9 alle 12

 

Palazzo alla Giornata

Sede del Rettorato dell’Università degli Studi di Pisa, si affaccia al centro della curva dell’Arno nel cuore della città. L’aspetto attuale si deve all’architetto fiorentino Cosimo Pugliani che, su commissione di Francesco Lanfreducci, nel 1607, ristrutturò le sei antiche torri di proprietà della famiglia dal tardo Duecento. Durante la Seconda Guerra Mondiale il palazzo subì importanti distruzioni causate dai bombardamenti aerei e dalle mine dei tedeschi che, ritirandosi, fecero saltare tutti i ponti danneggiando seriamente i lungarni. Il palazzo perse il tetto, i solai e parte delle scale. Il secondo evento disastroso ebbe luogo nel 1966 con l’alluvione dell’Arno che provocò il cedimento di gran parte dei lungarni, specie del tratto prospiciente Palazzo alla Giornata. Tuttavia i restauri hanno permesso di salvare le decorazioni settecentesche della Sala Rossa e della stanza del Camino, commissionata da Giovan Battista Lanfranchi Lanfreducci. Nei bellissimi ambienti del palazzo si conservano anche alcuni pezzi di interesse scientifico, rari e preziosi: quattro mappamondi tardo settecenteschi e un barometro. Nel 1979 l’Ateneo acquistò l’edificio e ne fece la sede del Rettorato.

Visite guidate a cura degli Apprendisti Ciceroni del Liceo Artistico Russoli e Liceo Internazionale Pesenti di Cascina

Il bene sarà aperto alle scuole il 28, 29 e 30 novembre dalle ore 9 alle 12

 

Palazzo Quarantotti

Situato nel cuore medievale della città di Pisa, presso la piazza delle Vettovaglie, prima di diventare proprietà delle suore di Santa Marta, che lo hanno trasformato in pensionato universitario femminile, l’edificio fu proprietà dei Carnesecchi dal 1601 al 1623, dei Celati dal 1623 al 1660 e dei Quarantotti dal 1660 al 1794. Per le nozze di Anton Francesco Maria Quarantotti, il padre Francesco fece decorare un’intera ala del palazzo e commissionò una raccolta di sonetti a cui partecipò anche Carlo Goldoni.

Visite guidate a cura degli Apprendisti Ciceroni del Liceo Russoli e Liceo Internazionale Pesenti di Cascina

Il bene sarà aperto alle scuole il 28, 29 e 30 novembre dalle ore 9 alle 12

 

PISTOIA (PT)

Chiesa di Santa Maria delle Grazie

Comunemente conosciuta come della Madonna del Letto, annessa al monastero delle Agostiniane, fu edificata nel 1451 per celebrare il miracolo del letto ligneo, luogo di una guarigione miracolosa, da quel momento conservato. Al di sopra dell’altare maggiore si trova un’immagine dipinta della Vergine con Bambino, considerata acheropita, cioè impressa miracolosamente sulla parete. La tradizione attribuisce la paternità della chiesa a Michelozzo, tuttavia studi più recenti l’hanno attribuita a Giovan Battista di Antonio Gerini. I lavori furono conclusi nel 1484 con l’intervento di Ventura Vitoni, che creò una soluzione presbiteriale che ha reso la chiesa un unicum sul territorio. L’interno, a una sola navata coperta da un soffitto a cassettoni, ha subito nel corso dei secoli diverse trasformazioni ed è riccamente decorato con opere pittoriche e scultoree.

Visite guidate a cura degli Apprendisti Ciceroni del Liceo Scientifico Amedeo d’Aosta, Liceo Statale N. Forteguerri, Liceo Artistico P. Petrocchi di Pistoia

Il bene sarà aperto alle scuole dal 27 novembre all’1 dicembre dalle ore 9 alle 13

 

PRATO (PO)

Oratorio del Pellegrino

Fondato intorno al 1588-89 da un gruppo di pellegrini di ritorno da Loreto, l’edificio presenta una facciata cinquecentesca e, accanto alla porta, una buca a forma di conchiglia per le elemosine. L’interno, ad aula unica con volta ribassata, presenta tracce di affreschi classicisti dei primi dell’Ottocento e nella volta l’angelo del Giudizio del pratese Giuseppe Castagnoli del 1819. Sulla parete di destra, all’interno di una nicchia, è visibile l’affresco staccato raffigurante «Crocifisso con simboli della passione» opera di Bonaccorso di Cino del 1350. Sopra l’oratorio vi erano i locali della compagnia del Pellegrino che furono inglobati nel convitto divenendo prima sala di convalescenza e attualmente l’appartamento del Rettore. Qui è conservato l’affresco con «Cristo e i pellegrini di Emmaus», opera variamente attribuita alla scuola di Alessandro Allori o a Giovan Pietro Naldini.

Visite guidate a cura degli Apprendisti Ciceroni del Liceo Classico ed Europeo Convitto Nazionale Cicognini

Il bene sarà aperto alle scuole l’1 dicembre dalle ore 14.30 alle 16.30

 

Ospedale della Misericordia e Dolce

Lo spedale di San Silvestro o di Dolce (dal nome del fondatore Dolce de’ Mazzamuti) fu istituito alla fine del secolo XIII, insieme con le altre tre strutture pratesi destinate all’assistenza e beneficenza ai bisognosi: gli ospedali della Misericordia, del Ceppo Vecchio e Nuovo. A seguito del sacco di Prato da parte delle truppe spagnole nel 1512 e all’epidemia di peste del 1526, l’ospedale fu chiuso per ordine del Granduca Cosimo II de’ Medici. Riaperto nel giugno 1545 fu unito a quello della Misericordia. Nella prima metà dell’Ottocento fu descritto da Emanuele Repetti come un luogo «situato in un angolo appartato della città in mezzo a spaziosi orti ed in tranquillo e ventilato soggiorno».

Visite guidate a cura degli Apprendisti Ciceroni del Liceo Classico ed Europeo Convitto Nazionale Cicognini

Il bene sarà aperto alle scuole l’1 dicembre dalle ore 14 alle 17.30

 

Per informazioni sui beni aperti e per le prenotazioni delle visite consultare il sito internet www.mattinatefai.it