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Mattarella: logica imperiale è inaccettabile
Intervento alla XVI Conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori d’Italia.
“La pretesa del riemergere, nel terzo millennio, della logica “imperiale” è inaccettabile”. Lo ha sottolineato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento alla XVI Conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori d’Italia.
Il Capo dello Stato ha osservato che il quadro multilaterale “ha, purtroppo, mostrato, in questi decenni, limiti strutturali presenti dalla sua nascita, derivanti anche dalla registrazione del ruolo prevalente attribuito alle potenze allora vincitrici nel Consiglio Sicurezza dell’Onu, al quale veniva delegato, in teoria, l’onere del monopolio del diritto di intervento nelle dispute fra Stati. Da queste costatazioni rileva il carattere globale dell’invasione da parte russa del territorio di un’altra nazione, a partire dalla Crimea e dai territori della Georgia. L’intento appare quello di ridurre di nuovo l’Europa frantumata, in pezzi, impotente. Di congelare i rapporti fra Paesi, impedendo il libero esercizio della loro sovranità, così come era già accaduto, ad esempio, ai tempi della ‘Cortina di ferro’, con l’applicazione della teoria della ‘sovranità limitata’”.
Contro “la logica della prepotenza” bisogna “puntare sul multilateralismo per quei Paesi – come l’Italia – che rifiutano intenti imperialisti e non hanno l’ambizione di essere ‘satelliti’ di alcuno bensì di cooperare, da pari, con tutti gli Stati e i popoli di buona volontà, anche per governare la globalizzazione, facendone crescere la coincidenza con il perimetro della libertà e del benessere. Affermando, inoltre, il principio della sovranità democratica rispetto alla sovranità di fatto, talvolta pretesa da imprese ‘over the top’, convinte di essere titolari del diritto di dettare regole”. H inoltre sottolineato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
“La tentazione di fare a pezzi il sistema multilaterale – ha osservato il Capo dello Stato – passa attraverso l’uso spregiudicato di numerose pratiche: eserciti privati utilizzati come mercenari nei teatri di guerra. Militarizzazione e privatizzazione dello spazio, a lungo e finora teatro, invece, di buone pratiche di cooperazione. Uso della disponibilità di risorse energetiche e alimentari come arma strategica. Esercizio dell’evasione da legislazioni ritenute stringenti per spingere verso il basso i livelli di tutela degli interessi generali”.