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MASSIMO TOSCHI IN ALGERIA PER ANNIVERSARIO ECCIDIO MONACI DENUNCIA: «IO DISABILE, UMILIATO ALL’AEROPORTO DI PISA»

Ancora una volta, durante una missione ufficiale, l’assessore regionale Massimo Toschi ha incontrato ostacoli in un aeroporto: ostacoli legati alla sua particolare condizione di disabilità fisica. All’inizio dell’anno c’era stato un “incidente” all’aeroporto parigino “Charles De Gaulle”, adesso una ancora più spiacevole situazione si è verificata all’aeroporto “Galilei” di Pisa.

E’ successo venerdì scorso e Toschi – che poi è riuscito a partire per la missione in Algeria, dalla quale rientrerà nella tarda serata di lunedì 22 maggio – racconta la storia da Algeri dove sono previsti incontri con tre ministri del governo nazionale: sanità, cultura e affari esteri. “All’acquisto del biglietto aereo – racconta – è stata fatta presente la mia condizione fisica e tutto, all’aeroporto, sembrava a posto quando una impiegata Alitalia ha ricordato come l’aeroporto di Algeri non fosse dotato di elevatori, cioè di quel sistema per agevolare salita e discesa dall’aereo delle persone con handicap. Ho risposto che ne ero a conoscenza e, dietro richiesta, ho consegnato il biglietto. Poco dopo, al cancello di imbarco, è stato comunicato che non avrei potuto utilizzare l’elevatore, che a Pisa è regolarmente presente, in quanto nel frattempo avevano modificato il codice sul biglietto. Alla ovvia protesta è intervenuto il capo scalo Alitalia chiedendomi di firmare una dichiarazione nella quale avrei dovuto sottoscrivere il falso, cioè che mi potevo muovere liberamente: se non firmavo quel foglio non potevo salire sull’aereo. A quel punto – prosegue il racconto – ho scritto una dichiarazione mettendo nero su bianco la verità, cioè che mi veniva chiesto di dichiarare il falso: il capo scalo ha strappato quel foglio. A quel punto, per evitare di perdere il volo, ho firmato quanto chiesto. Continuando a protestare, ho fatto anche presente che a Milano avrei avuto bisogno, per passare il lungo percorso dai voli nazionali a quelli internazionali, di un adeguato supporto: soltanto quando mi è stato chiesto perché mai, nelle mie condizioni, mi ostinavo ad andare in Algeria e non in Norvegia dove gli handicappati hanno più diritti, solo a quel punto ho fatto presente che ero un assessore regionale e stavo svolgendo un ruolo istituzionale. Qualcosa è cambiato: ampie assicurazioni che a Milano avrei trovato un’automobile e poi una carrozzina. Così è stato, ma sia a Pisa sia a Milano sono salito e sceso dall’aereo senza l’elevatore. Ero talmente libero di muovermi che ben tre persone, temendo che potessi cadere, mi prestavano assistenza. Ma l’aspetto che più mi turba e umilia è che, per partire, sono stato costretto a sottoscrivere una dichiarazione falsa, cioè che avrei potuto muovermi liberamente da solo”.

Questo il racconto dell’assessore Toschi che annuncia, al suo ritorno, di voler rilanciare la questione. “Scriverò al presidente Prodi, all’amministratore di Alitalia e al direttore dello scalo di Pisa per raccontare una storia che non fa onore. Può essere che il capo scalo abbia applicato un regolamento esistente, ma allora la cosa sarebbe ancora più grave”.

Oltre agli incontri con i ministri del governo algerino, nella giornata di domenica 21 maggio Massimo Toschi visita l’ospedale di Medea nel quadro di impegni relativi alla cooperazione sanitaria e poi si reca al monastero di Tibhirine nel decimo anniversario dell’uccisione di 7 monaci trappisti francesi da parte di fondamentalisti islamici della Gia (gruppo islamico armato). Le uniche due autorità europee presenti alla cerimonia sono l’ambasciatore francese in Algeria e l’assessore della Regione Toscana al perdono, riconciliazione fra i popoli e cooperazione internazionale, Massimo Toschi. La testimonianza dei monaci è affidata a un libro, che riporta il diario della loro prigionia. Si intitola “Più forti dell’odio”. (mb)