Sotto la regia della Regione Toscana si è riunito stamani il Comitato di vigilanza per il lago Massaciuccoli che ha dato nuovo vigore a tutti gli interventi programmati per migliorare la salute di uno dei patrimoni naturali della Toscana oggi in pericolo. Sarà il Comitato stesso il presidio che monitorerà costantemente, ogni tre mesi, lo stato di attuazione delle opere previste dagli accordi di programma. Lo supporteranno gli enti locali coinvolti, Comuni di Massarosa, Vecchiano, Viareggio, Province di Pisa e Lucca, Autorità di Bacino del fiume Serchio e Ente Parco Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli. E stamani erano tutti presenti eccetto il Comune di Viareggio che non ha potuto partecipare per un precedente impegno alla riunione dove è stato segnato l’inizio di una nuova fase per il lago di Puccini. Se tra un anno la Regione constaterà ritardi e inadempienze sui tempi di attuazione degli interventi, non esclude l’attivazione di poteri sostituivi, ovvero la nomina di un commissario. Per la prima volta insieme al lavoro per quello che è stato definito il grande malato ci saranno l’assessorato regionale all’ambiente e quello all’agricoltura. «Solo tenendo conto dei due aspetti, ambientale e agricolo, potremo affrontare seriamente la questione e far sì che gli interventi messi in atto in campo ambientale siano davvero efficaci», ha spiegato l’assessore all’ambiente Anna Rita Bramerini. L’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori ha già fissato nei prossimi giorni una visita a tutte le imprese agricole che si trovano attorno alla zona di Massaciuccoli per rendersi conto di persona dei problemi e delle esigenze di ciascuna. Sarà questa la condizione preliminare che permetterà alla Regione di fare proposte concrete agli imprenditori, sostenute magari da incentivi messi in moto da interventi pubblico-privati. L’agricoltura non è l’unica responsabile dell’attuale situazione in cui versa il lago e lo studio mirato commissionato dall’Ente Parco all’Istituto Sant’Anna lo ha ampiamente confermato. Ma, come è stato spiegato, se saranno ridotti anche gli impatti delle attività agricole sul lago, sostituendo il sistema di irrigazione e diminuendo l’abbassamento dei terreni, la situazione nel complesso migliorerà. «Adesso il nostro impegno e il nostro dovere sono quelli di spendere bene le risorse già stanziate per completare gli interventi previsti», ha detto Bramerini. Intanto sono già stati completati la dismissione del depuratore di Pian di Mommio, l’adeguamento e il potenziamento del depuratore di Massaros a e la condotta di mandata dei reflui alla Gora di Stiava. Fra le opere ancora da realizzare, le più importanti: il completamento della bonifica della discarica delle Carbonaie nelle immediate vicinanze del lago e soprattutto la grande derivazione per portare acqua dal Serchio al lago, il cosiddetto tubone per il quale sono già pronti 18 milioni di euro e il progetto preliminare che da due mesi ha avuto l’ok del ministero. Adesso sarà compito della Provincia di Pisa, come è stato deciso stamani, realizzare i progetti esecutivo e definitivo e dare il via all’appalto dei lavori. Nella stessa riunione è stato deciso di riattivare anche i comitati di vigilanza di altri due accordi di programma, uno per l’entroterra versiliese, stipulato con il ministero dell’ambiente che migliorerà la depurazione delle acque reflue dei Comuni di Lido di Camaiore e Camaiore con anche interventi per il riutilizzo agr icolo delle acque reflue depurate. L’altro per l’Oltreserchio lucchese, che prevede interventi finalizzati alla completa dismissione di depuratori di Migliarino e Vecchiano, le cui acque affluenti gravano sul lago di Massaciuccoli eliminando così gli apporti di nutrienti al lago stesso. «Tutto questo ha concluso Bramerini – concorre a creare le condizioni di un coordinamento regionale che ci permetterà di avere una visione integrale e coordinata di tutte le iniziative e le azioni finalizzare alla tutela dell’area vasta del Massaciuccoli». (cs-Chiara Bini)