Toscana
Marroni alla Pastorale della salute: sanità toscana regge nonostante i tagli
L’assessore regionale al diritto alla salute è poi intervenuto sui piccoli ospedali: “Non siamo intenzionati a chiuderli. Ho intenzione di rispettare i patti territoriali”, e sul potenziamento dell’assistenza sul territorio “a partire dai progetti di vita indipendente e dalle Case della salute”, uno dei pilastri della riforma del sistema sanitario toscano varata nel dicembre 2012; “un progetto di qualità su cui abbiamo fatto un forte investimento su tutta la regione perché il territorio è fondamentale nell’assistenza al cittadino”. Finora la Regione ha finanziato 90 Case della salute di cui 40 già in funzione mentre le altre 50 apriranno da qui alla primavera 2014. A regime, entro il 2015, saranno 120 in tutta la Toscana.
Marroni si è poi soffermato sulla centralità della persona nell’assistenza e la cura, ricordando, ad esempio, l’accordo per l’assistenza domiciliare da parte di infermieri e quello con i medici di famiglia che lavoreranno in gruppo coordinandosi con le guardie mediche. Le prossime sfide – ha concluso così il suo intervento – saranno le liste di attesa, da rendere “ancora più brevi perché fonte di scontento” e “il rafforzamento dell’impegno sulle malattie rare”, e ha citato il caso di una persona su cui sono stati investiti sei milioni di euro “perché non lesiniamo certo le risorse quando c’è speranza”.