Livorno

Maria protegga Livorno

«Montenero,collina deliziosa che fu un giorno folta di ilici nere,bosco selvaggio ospitale a fiere irsute, ora è un molle tappeto che scende giù dal Santuario verso il mare, un tappeto verde di campi coltivati, argenteo per le chiome degli olivi; e le ville bianche fra superstiti pini e querce maestose paiono fiori primaverili caduti dall’Altare che spende lassù. Salendo i fianchi del colle con la funicolare è come seguire il volo di una rondine che rasentando la terra si alzi con larga curva verso il cielo. Ecco apparire il mare, l’orizzonte si fa più ampio, la visione si dispiega d’attimo in attimo sempre più solenne,sempre più incantevole. Livorno è là, diffusa nell’azzurro; un mosaico incastonato nello zaffiro. E il cerchio del Tirreno si allarga, compaiono le isole come nuvole lontane. Il convoglio è passato tra uliveti e giardini, tra ville nascoste nell’ombra dei parchi, fra siepi che protendono come per un’offerta rami di biancospino; ma la grandiosità del panorama assorbe ed incanta”. Già prima del medioevo è attestata la presenza di un villaggio sparso per la collina di Montenero e la presenza di un presidio nel sovrastante Castello a difesa delle scorrerie delle soldatesche al tempo dei guelfi e ghibellini pisani; inoltre gli antichi documenti attestano la presenza di quattro chiese, oggi distrutte, nel territorio di Montenero: San Lino, Santa Broccaia, San Salvatore, San Fele o Felice e la presenza di un ospedaletto per i viandanti; inoltre vi erano i possessi delle antiche famiglie pisane, di dantesca memoria, come i Gualandi, i Sismondi, i Lanfranchi» (Gino Galletti 1937)

Che differenza dalla Montenero di oggi!!La formazione del villaggio di Montenero dovette essere lenta. Ma il 15 maggio del 1345 avvenne un fatto straordinario, che avrebbe cambiato la storia di quell’ameno colle: un pastore storpio, da un pascolo lungo il torrente Ardenza, portava a Montenero un quadro raffigurante una Madonna con un Bambino! Non importa sapere che tipo di relazione ebbe il pastore con l’Icona della Madonna; una cosa è certa il pastore sentì questa voce interiore che gli diceva: “portami sul monte”! In quel momento, solo l’intervento della fede, poteva smuovere il pastore a fare un simile viaggio e poi in quella sua situazione fisica! Ma la fede fece superare ogni ostacolo e il quadro fu traslato sul colle. Il pastore fu premiato perché venne sanato e dietro a lui la storia avrebbe fatto vedere lungo i secoli le turbe dei fedeli litanianti, salmodianti,osannanti al miracolo. Dopo la traslazione della Sacra Icona i frati del Terz’Ordine di San Francesco mantennero il primo oratorio della Vergine; nel 1442 la sacra Immagine venne affidata all’Ordine dei Gesuati, che già abitavano presso il vicino romitaggio della Sambuca, i quali edificarono una bella chiesa che venne consacrata da Jacopo Bourbon dei Marchesi del Monte, Arcivescovo di Pisa, il 23 ottobre 1575. Ma Papa Clemente IX, nel 1668, soppresse l’Ordine dei Gesuati, ed il Santuario venne affidato fino al 1783 ai Padri Teatini che riedificarono un nuovo Santuario, come lo vediamo oggi. Sotto i Padri Teatini,il 17 novembre 1782, venne costituita la Parrocchia di S.Maria di Montenero.Soppressi i Teatini in Toscana dal Granduca Pietro Leopoldo il 1 aprile 1792 il Santuario veniva affidato ai Monaci Benedettini di Vallombrosa! “I pellegrinaggi al Santuario di Montenero cominciarono subito dopo la traslazione della Sacra Immagine sul colle benedetto”. Le cronache attestano, come avvenne il 17 maggio 1592 o nel 1605, la grande affluenza di pellegrini provenienti dalla Lunigiana e dall’Emilia e dal golfo della Spezia. Anche le Confraternite toscane salivano a Montenero e provenivano da: Empoli, Pisa, Lucca, Buti, S.Maria a Monte, Fucecchio, Castelfranco, Pietrasanta, Camaiore, Sarzana.Però furono i Livornesi che per primi, nel 1564, a queste pubbliche manifestazioni, diedero una forma organizzata e solenne con pellegrinaggi annuali così disciplinati e devoti,da meritarsi il nome di processioni, le quali diedero origine alle prime relazioni ufficiali tra il Santuario e Livorno”.(D.Emiliano Lucchesi)Infatti, proprio nel 1564, per intercessione della Madonna di Montenero, la città di Livorno fu preservata dalla pestilenza, che fece strage in tutta l’Italia e così il Comune e gli Anziani proclamarono Maria Santissima di Montenero a Patrona Principale di Livorno e la Confraternita del SS.mo Sacramento e di S.Giulia fece voto di venire, ogni anno,processionalmente al Santuario ed offrire un cero del valore di 10 scudi. “ L’antica degli avi/ Pietà sempre ardente/ Livorno credente/ Cambiata non è” (inno dei Livornesi composto nel 1885) Carissimi quest’anno ricorre il 450° anniversario della proclamazione di Maria Santissima di Montenero a Patrona Pricipale della città di Livorno. “Laus Deo”

Il programma

Ricorre quest’anno il 450° anniversario della proclamazione della Madonna di Montenero patrona principale della città di Livorno (come storicamente racconta don Giustarini nell’articolo in pagina). La Diocesi intende festeggiare questa data indicendo un anno giubilare mariano che partirà dal prossimo 27 Gennaio festa del Voto e si concluderà l’8 Dicembre 2014.In questo anno tutte le feste mariane saranno celebrate con grande solennità a Montenero o nelle chiese cittadine dedicata a Maria. In queste stesse chiese, per concessione della Penitenzieria Apostolica del Vaticano, sarà possibile lucrare l’indulgenza plenaria (per se e per i propri defunti) accostandosi al sacramento della confessione, prendendo l’eucaristia e pregando secondo le intenzioni del Sommo Pontefice, inoltre dovranno partecipare almeno ad una celebrazione giubilare in onore della Vergine e recarsi in pellegrinaggio a Montenero. Le chiese giubilari sono: la Cattedrale; La Madonna (via della Madonna); S. Sebastiano (con la cappellina dedicata alla Madonna di Loreto); N.Signora di Fatima; S. Giuseppe (con la venerazione alla Madonna della Pietà); N.Signora del Rosario; S. Maria del Soccorso; SS. Annunziata dei Greci; N. Signora di Lourdes; S. Maria di Montenero; Immacolata Concezione (Castiglioncello); S. Teresa a Rosignano Solvay; S. Maria Assunta a Castellanselmo. Gli eventi principaliGli eventi principali di questo anno saranno: la festa del Voto (27 Gennaio), in cui si ricorda la promessa che i livornesi fecero alla Vergine di Montenero nel 1742, dopo il tremendo terremoto che distrusse la città ma risparmiò gli abitanti , promessa di non iniziare il carnevale se non dopo questa data e di recarsi a Messa e offrire 10 libbre di cera votiva all’immagine sacra; l’11 Febbraio festa della Madonna di Lourdes; il 15 Maggio in cui si celebrerà la Giornata del malato al Santuario; il 24 Maggio con il pellegrinaggio dei bambini a Montenero; il 31 Maggio in cui si svolgerà la processione della Madonna del Buon Rimedio; l’8 Settembre, nella Natività della Vergine, con la celebrazione di inizio anno pastorale a Montenero; l’8 Dicembre festa dell’Immacolata con la solenne chiusura dell’anno giubilare. A questi si andranno ad aggiungere altri eventi che saranno organizzati e comunicati durante l’arco dell’anno.Nel mese di Settembre si svolgerà poi un convegno diocesano sul tema: “Livorno e la Vergine Maria” in cui si parlerà delle apparizioni mariane, del caso Livorno e la sua singolarità; dell’iconografia della Vergine, con una meditazione con l’arte e poi delle grandi conversioni avvenute a Montenero e delle grandi vocazioni nate a Montenero. Altri eventiCi saranno poi altri eventi come un concorso fotografico mariano ed un concorso nelle scuole di Livorno su Montenero. Durante l’anno infine avrà luogo una Peregrinatio Mariae in carcere e in ospedale.Particolarmente curati quest’anno saranno i pellegrinaggi mensili al Santuario nel terzo Sabato del mese, ogni parrocchia farà poi il proprio pellegrinaggio a Montenero, inoltre sarà distribuita una cartina con tutte le principali edicole mariane presenti in città, cosicché si possa fare una sorta di percorso mariano lungo le strade di Livorno.