Firenze
Maria Cristina Ogier, un modello da proporre ai giovani: fascicolo in regalo ai lettori di Toscana Oggi
Lunedì 8 gennaio a San Miniato al Monte una Messa nel cinquantesimo della morte
Sono passati cinquant’anni da quell’8 gennaio che portò via, a 19 anni, Maria Cristina Ogier, la giovane fiorentina che, convivendo con la propria malattia, seppe tenere lo sguardo fisso su Dio e chi poteva a sua volta aver bisogno di cure e aiuto. L’8 gennaio scorso, le sue spoglie furono traslate dal cimitero delle Porte Sante alla basilica di San Miniato al Monte, a Firenze, e il 2024 si apre ora con un anniversario che la vede per la prima volta anche venerabile.
Per festeggiare la ricorrenza e ricordarla, l’appuntamento sarà allora alla basilica di San Miniato al Monte, l’8 gennaio prossimo, con la Messa delle ore 18. «Viviamo questa ricorrenza con soddisfazione, gioia e riconoscenza per la curia fiorentina, che a suo tempo diede avvio alla causa di beatificazione» afferma Enzo Benucci, presidente dell’Istituto Maria Cristina Ogier.
Terziaria francescana e dama dell’Unitalsi, negli anni del dibattito sull’aborto incoraggiò il padre, ginecologo, a muovere i primi passi verso la creazione del Centro di aiuto alla vita che oggi porta il suo nome. Dopo la sua morte ha preso corpo anche il sogno delle case famiglia che accolgono persone con disabilità fisiche o mentali.
Nell’occasione, l’associazione «Istituto Maria Cristina Ogier» offre ai lettori di Toscana Oggi «Sui passi di Maria Cristina», un fascicolo con la prefazione di Bernardo Maria Gianni, abate di San Miniato al Monte, e una biografia scritta da Duccio Moschella, giornalista e scrittore che alla venerabile ha già dedicato il libro «Maria Cristina Ogier. Il più felice dei miei giorni» pubblicato dalla Sef.