Toscana

«Mare sicuro», oltre 10 mila controlli in Toscana

Oltre 2.200, i controlli ai diportisti, la maggioranza dei quali sono stati premiati con il bollino blu, garanzia per non incorrere in ulteriori controlli da parte delle forze che operano in mare. Quasi 1.400 adesivi, sono stati posizionati su altrettanti scafi di natanti e imbarcazioni da diporto dopo il controllo di documenti e dotazioni di sicurezza. Numerosi anche i controlli in materia ambientale, a tutela del mare e soprattutto di quelle zone dell’arcipelago sottoposte a più stretti vincoli, ricomprese nel più ampio “Santuario dei cetacei”. 1.800, sono state le verifiche da parte dei mezzi della Guardia costiera in Toscana.

Il maggior numero di controlli si riscontra nel settore demaniale, oltre 3.000. Circa 900, invece, i controlli in materia di pesca, sia sportiva che professionale. Più di 330, sono le sanzioni amministrative irrogate, due terzi delle quali per la violazione alle norme previste dalle ordinanze di sicurezza balneare emesse dagli uffici marittimi, mentre un quarto sono stati gli illeciti contestati in materia di diporto. 16 verbali, infine, sono stati notificati per violazioni alla normativa sulla pesca professionale e sportiva. In tema di soccorso in mare, 121 sono state, dal 18 giugno fino ad oggi, le persone assistite dai mezzi della Guardia costiera, soprattutto tra diportisti e bagnanti. 30, le unità soccorse, di cui due terzi a causa di avarie all’apparato motore.

Il dispositivo della Guardia costiera della Toscana produrrà, anche in questi giorni, il massimo sforzo operativo, dovuto anche all’innalzamento del livello di security all’interno dei porti. Nel solo porto di Livorno, in media, tra arrivi e partenze giornaliere, sono 30.000 i passeggeri che transitano, per circa 30 movimenti di navi traghetto e da crociera, continuamente monitorati dalla sala operativa della Capitaneria di porto.

«Si ricorda l’importanza del numero blu gratuito 1530 – ricorda la Guardia Costiera -, attivo su tutto il territorio nazionale, 24 ore su 24, per richiedere un intervento immediato alla Capitaneria di porto più vicina in caso di emergenza in mare, risparmiando in questo modo istanti preziosi per un tempestivo soccorso».