Domenica 25 settembre 2011 decine di migliaia di persone torneranno a marciare da Perugia ad Assisi per la pace e la fratellanza dei popoli. Proprio come accadde cinquant’anni fa, il 24 settembre 1961, su invito di Aldo Capitini. Sarà una grande manifestazione civile contro il degrado politico, sociale e morale in cui è precipitata l’Italia – dichiara Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace -. Ma sarà anche l’occasione per rialzare la testa, riaprire gli occhi sul mondo e ripensare al nostro rapporto con gli altri popoli. La situazione è molto grave. Il comportamento irresponsabile del nostro governo e di tanta parte della politica ha trascinato l’Italia ai margini della scena internazionale al punto da mettere in serio pericolo la nostra capacità di difendere e promuovere i nostri legittimi interessi e di far crescere il nostro Paese. E noi non possiamo restare a guardare. La Marcia Perugia-Assisi sarà preceduta da un grande meeting al quale hanno già aderito oltre 4000 giovani. Il Meeting “1000 giovani per la pace” si svolgerà a Bastia Umbra (PG) sul tema: pace, lavoro e futuro.Per illustrare le ragioni, gli obiettivi, il programma e le adesioni alla Perugia-Assisi e del Meeting dei giovani, si terrà una conferenza stampa il 21 settembre a Roma (Federazione Nazionale della Stampa Italiana, corso Vittorio Emanuele II, 349, ore 11). Alla conferenza stampa interverranno i rappresentanti delle istituzioni, associazioni e organizzazioni aderenti al comitato promotore della Marcia per la pace Perugia-Assisi. Tra i partecipanti anche Pax Christi, che oggi ha diffuso una nota sulle motivazioni che spingono l’organizzazione cristiana a marciare ancora una volta insieme a tutte le donne e gli uomini che, dalla loro indignazione, rigenerano sempre nuove scelte di lotta per la giustizia e la pace E’ una corrente che ha resistito a tutte le dittature, un movimento che ha conosciuto l’euforia dell’onda che irrora di speranza il Paese intero nella difesa dei beni comuni e la risacca di preoccupanti piazze vuote e dannose divisioni interne. Pax Christi, precisa il coordinatore nazionale don Nandino Capovilla, non ha mai rallentato il passo e pazientemente cammina con tutti a cominciare dalle nostre realtà locali. L’onda del movimento per la pace, nel moto dell’andare e venire, tra mare spumeggiante e sponde abbandonate, ha energie sempre nuove che sono la nostra ostinazione’ (don Primo Mazzolari) e la nostra prima responsabilità’ (don Tonino Bello). (Sir)