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MARCIA DELLA PACE PERUGIA-ASSISI: LE BANDIERE ARCOBALENO CON LA BANDIERA EUROPEA

“La marcia della pace Perugia-Assisi non è un appuntamento annuale né tradizionale: viene organizzata quando vengono riconosciute delle particolari ragioni d’urgenza. L’obiettivo oggi è lanciare un segnale d’allarme: non si sta facendo nulla per evitare le guerre del futuro”: così Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della pace, uno degli organismi promotori, ha spiegato alla stampa le finalità della marcia di 25 km che si svolgerà il prossimo 12 ottobre con il tema “Per un’Europa di pace”.

“Abbiamo scelto di parlare di Europa – ha continuato Lotti – perché vogliamo invitare i cittadini a prenderne in mano la costruzione affinchè l’Europa, che nasce da un progetto di pace dopo le rovine della seconda guerra mondiale, si adoperi per la pace in tutto il mondo. A tal fine chiediamo un gesto simbolico: staccare le bandiere della pace dai balconi e portarle alla marcia insieme alla bandiera dell’Europa”.

Prima della marcia, dal 9 all’11 ottobre, si svolgerà a Perugia la 5^ Assemblea dell’Onu dei popoli sul tema ‘L’Europa e il mondo’: “Abbiamo invitato – ha proseguito il coordinatore della Tavola – oltre 250 personalità provenienti da più di 100 paesi del mondo a portare la propria testimonianza per realizzare una grande audizione della società civile mondiale. Tra il 6 e l’8 ottobre, inoltre, in tutta Italia si svolgeranno oltre 600 iniziative sul tema della pace organizzate dai membri del Comitato promotore che conta 543 associazioni e 224 enti locali”. “L’Europa che vogliamo – ha detto Flavio Lotti a nome del Comitato promotore della Marcia della pace Perugia-Assisi – è aperta, solidale, non violenta. Un Europa che ripudia la guerra”. “L’impegno per la pace – ha aggiunto Lotti – passa anche attraverso la futura Costituzione europea ma quella che è stata presentata sembra scritta in un momento di vuoto, come se non stesse accadendo ciò che accade a livello internazionale. Non a caso la parola pace è presente una volta sola nel testo, all’art. 3, cioè tra gli obiettivi. Noi vorremmo, invece, che la menzione della pace figurasse all’art. 2, cioè tra i valori fondanti della nuova Europa. Altrimenti si può pensare di fare la pace anche attraverso la guerra. Per questo, rilanciamo la proposta di inserire nella Costituzione europea una formulazione come quella dell’art.11 della Costituzione italiana per la messa al bando della guerra come strumento di risoluzione dei conflitti internazionali e per la costruzione di un ordine internazionale pacifico e democratico”. “Il 12 ottobre, giorno della marcia – ha proseguito il coordinatore della Tavola della pace – ricorre anche l’anniversario della scoperta dell’America, vicenda nel cui sviluppo l’Europa non ha certo dato il meglio di sé. Vogliamo approfittare di questa coincidenza per lanciare al mondo dalla Rocca di Assisi un appello particolare per la pace. Agli ospiti internazionali dell’Assemblea verranno consegnate una piantina di ulivo e la bandiera della pace con questa parola scritta nella propria lingua”. Sir