Lucca

Manuel Del Ghingaro ora studia per diventare direttore d’orchestra

Da dove nasce la tua passione per la musica? Come ti sei avvicinato agli studi musicali?«Quando ero ancora in culla i miei genitori mi mettevano in cuffia i cd di musica classica che trovavano in allegato con Famiglia Cristiana. A quattro anni mi iscrissero allo Zecchino d’Oro ma la vocal coach che mi venne assegnata si presentò vestita di nero, il posto era tetro e così io ebbi paura e scappai. La canzone che avrei dovuto cantare, venne portata sul palco da un altro bambino e vinse quell’edizione. Già da piccolo mettevo i cd nello stereo e fingevo di dirigere un’orchestra. Dalle medie ho iniziato a studiare: chitarra, pianoforte, organo, composizione, direzione di coro e orchestra. Sto facendo il percorso accademico per diventare direttore d’orchestra e dovrei finire a breve. Ho diretto quasi sempre l’orchestra del Boccherini. Vorrei che la direzione orchestrale diventasse il mio lavoro».  Sei organista titolare presso la Chiesa di San Giovanni Bosco di Viareggio. Sei stato vicedirettore della Cappella Santa Cecilia della Cattedrale di Lucca. Hai diretto le Composizioni Sacre di Luigi Nicolini per coro e orchestra, nella Basilica viareggina di San Paolino. Pensi che ci sia un rapporto stretto tra musica e ricerca spirituale? «Si, sono legate, lo testimonia la storia della musica. Lo dicono pure i santi: chi canta eleva la preghiera in modo più ampio. Per farlo bene ci vogliono musicisti preparati e bisogna conoscere i vari repertori, motu proprio e i canti gregoriani. Una Messa senza canti non è la stessa cosa rispetto a quando invece c’è un coro ben curato, un organista e un direttore, nel secondo caso ti senti portare in un’altra dimensione, ti arricchisce».  Hai fondato l’Associazione «Sui passi di Puccini». In che modo si differenzia dalle altre associazioni musicali della città? «L’associazione ha sede a San Macario in Piano, nei locali parrocchiali. Nei territori dell’Oltreserchio, luoghi che il maestro ha vissuto. La nostra è una ricerca di attenzione verso una zona decentrata che è fuori dalla vita culturale cittadina. Quelle frazioni sono un territorio vergine, in senso culturale. Stiamo attenti a creare un prodotto originale, con giovani musicisti; l’età media del direttivo è meno di 50 anni. Questo è il nostro punto di forza: i collaboratori sono giovani e poi abbiamo a disposizione l’organo di Farneta, che porta la firma di Puccini»