Toscana

MANOVRA ,ROSSI: TAGLI CATASTROFICI MA SALVAGUARDIAMO SVILUPPO E WELFARE

(ASCA) – Cinque piani e cinque idee per rilanciare lo sviluppo e sostenere l’attività economica, in questo momento di crisi e di tagli “catastrofici” da parte del governo. Sta tutto nella legge finanziaria regionale che sarà discussa da qui alla fine dell’anno nell’aula del Consiglio regionale, assieme alla manovra di bilancio. “Dobbiamo anzitutto concludere le grandi opere viarie che da anni attendono di essere realizzate – dice il presidente della Toscana, Enrico Rossi – E dobbiamo farlo velocemente, con la necessità di ricorrere anche al capitale privato: dalle autostrade alla Tirrenica, dalla Due Mari alla Siena-Firenze, dalla Fi-Pi-Li alla bretella da Lastra a Signa a Prato. Dobbiamo ridurre oneri ed ostacoli all’attività economica – prosegue – sbloccare i cantieri degli enti locali, per altre opere startegiche, su cui la Regione ha messo 2,6 miliardi di euro. Grazie alla legge 35 stiamo passando in rassegna più di mille e cinquecento progetti e interverremo laddove riscontreremo forti ritardi”. Per il welfare, spiega Rossi, “abbiamo stanziato 17 milioni e mezzo ad integrazione del fondo sociale azzerato dal governo – ricorda il presidente della Toscana -. Altri 3 milioni e 800 mila euro serviranno a far fronte ad emergenze sociali e 6 per l’emergenza abitativa . In tutto sono più di 27 milioni aggiuntivi, nonostante i pesanti tagli del governo al bilancio. Ma la crisi economica ha acuito i problemi di numerose famiglie e ci sono situazioni a cui occorre rispondere con immediatezza”. Le risorse per lo più saranno messe a disposizione dei Comuni. Ci sono anche 3 milioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche. “Naturalmente – conclude Rossi – dobbiamo realisticamente misurarci con una situazione in cui la Regione, come gli enti locali, ha a disposizione meno fondi di due o tre anni fa (1700 milioni nel 2012 invece dei 2200 del 2010) e per questo sarà necessaria la compartecipazione dei cittadini all’erogazione di quei servizi: sanitari, sociali e pubblici locali. Ma lo faremo e chiederemo di farlo, compreso l’accesso alle agevolazioni, facendo ricorso all’Isee, in modo da utilizzare uno stesso strumento per misurare la capacità economica di ogni famiglia e chiedere di più a chi ha di più e di meno a chi ha di meno”.