Toscana
MANOVRA GOVERNO: LEGAMBIENTE, “GRAVE MIOPIA CANCELLARE PICCOLI COMUNI”
I 141 comuni toscani con meno di 5.000 abitanti rappresentano il 49% dei 287 presenti nella nostra regione, con una superficie media di 69,18 km2 a fronte di una media nazionale del 37,17%. Rappresentano il vero tessuto sociale del Paese, i presìdi concreti e attivi per la tutela del paesaggio, della biodiversità, del patrimonio storico-artistico diffuso, delle eccellenze enogastronomiche famose in tutto il mondo. Ma non sono solo custodi di tradizioni e beni antichi. E’ proprio in queste piccole realtà, infatti, che si sperimentano le innovazioni tecnologiche più moderne e innovative, nel settore del turismo sostenibile come in quello dell’energie rinnovabili. Cancellare queste realtà vuol dire quindi ignorare la storia e minacciare il futuro di questo Paese. Così la segreteria nazionale di Legambiente Toscana, commenta il taglio ai piccoli comuni previsto dalla Manovra Bis. I nostri municipi cosiddetti minori giocano un ruolo d’avanguardia in diversi settori continua Legambiente – dalle produzioni di qualità alle rinnovabili, passando per la soft economy e le politiche virtuose nel ciclo dei rifiuti. I piccoli centri italiani usano fonti rinnovabili per produrre energia, differenziano e riciclano i rifiuti, producono eccellenze alimentari certificate, sperimentano buone pratiche per la tutela del territorio e della biodiversità, difendono il ruolo della cultura e dell’istruzione, attuano politiche concrete d’integrazione. Questo enorme patrimonio andrebbe tutelato e promosso per favorire una economia più sana e garantire uno sviluppo più equilibrato e duraturo a tutto il Paese. Per questo saremo al fianco di Uncem e degli amministratori dei piccoli centri in tutte le occasioni utili a ribadire il nostro No alla cancellazione di queste preziose e insostituibili realtà.