Fiesole
Manetti: “A Pasqua vediamo con stupore un amore più grande dell’odio e della morte”
Il messaggio degli auguri di Pasqua del vescovo di Fiesole Stefano Manetti

Auguro a tutti voi, lettori di Toscana Oggi, e a tutti voi della diocesi fiesolana, di voler bene alla vostra comunità cristiana, e di poterne apprezzare il tesoro incommensurabile da essa custodito e offerto senza sosta a ciascuno di voi: Gesù Cristo, nostro Signore, che in essa abita e attraverso di essa si comunica continuamente.
«La comunità è lo spazio che Lui ci offre per poterlo incontrare» ci ricorda la lettera pastorale. Perché questo augurio? Perché il tempo presente vede aumentare il mare d’odio che avvelena i cuori, mettendo i popoli gli uni contro gli altri, le cui onde rischiano di lambire anche la società in cui viviamo accrescendo pericolosamente in essa l’individualismo.
Augurare Buona Pasqua in tale contesto, assume il significato di invitare a volgersi con stupore verso l’evento che essa ci consegna: per quanto immenso fu l’odio riversato sull’inerme Crocifisso, tanto da ridurre la terra al buio totale del Venerdì Santo, si manifestò sul Golgota un amore mai visto prima, un amore più grande dell’odio e della morte, luce che ha sovrastato e sconfitto ogni tenebra il mattino della resurrezione.
Il cristiano è colui che crede in questo amore, dove «credere» significa accogliere l’amore di Dio e condividerlo. Il compito sublime e gioioso di ogni comunità cristiana è quello di essere cellule di speranza, formate da persone toccate dalla grazia di Dio, attinta principalmente nell’Eucarestia domenicale, per tradurla in gesti concreti di amore fraterno. Ringrazio con voi il Signore, per la diffusione sul nostro territorio di queste cellule luminose, sentinelle dell’amore di Cristo!
Vescovo Stefano Manetti