Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Mamme e lavoro: la Valtiberina formato famiglia.

Un importante passo avanti nella conquista delle pari opportunità è stato compiuto nel nostro territorio grazie all’accordo territoriale di genere stipulato tra la Provincia di Arezzo e le cinque zone socio-sanitarie. Un documento che ha trovato il consenso del presidente della Comunità Montana Valtiberina, Riccardo Marzi unitamente all’assessore provinciale alle pari opportunità Carla Borghesi ed ai rappresentanti dei 39 comuni della provincia. Grande la soddisfazione espressa dall’assessore al sociale della Comunità Montana Alberto Santucci, che ha seguito in prima persona tutto l’iter dell’accordo per la parte valtiberina che prevede due importanti progetti che vanno ad intervenire su due questioni di urgente attualità: la violenza subita dalle donne e il loro ingresso e la stabilizzazione nel mondo del lavoro. A partire da settembre sarà attivato a Sansepolcro uno sportello comprensoriale contro la violenza fisica, sessuale, ma anche psicologica ed economica subita dalle donne. Il «Centro ascolto donna» offrirà sostegno psicologico alle vittime di violenze ma anche consulenze legali e dove fosse necessario, protezione sociale; sarà gestito in collaborazione con l’associazione «Pronto Donna» di Arezzo già operante presso il Centro antiviolenza provinciale. «L’altro progetto – spiega Santucci – frutto della felice intuizione dell’assistente sociale Elisabetta Angeli, ha come obiettivo principale quello di favorire la permanenza al lavoro di donne che vivono in territori montani disagiati, garantendo opportunità educative ai loro figli (anche eventualmente disabili) in orari pomeridiani extrascolastici». Educatori qualificati provvederanno a organizzare attività ludiche, proposte finalizzate all’apprendimento e alla socializzazione. L’obiettivo del progetto «Proposte educative per figli di donne lavoratrici nei comuni montani» è quello di mettere nelle condizioni di dedicarsi serenamente al lavoro per almeno due pomeriggi la settimana quelle madri lavoratrici, residenti nei comuni montani di Badia Tedalda e di Sestino, con figli di età compresa tra i 6 e i 12 anni. «Dopo la pausa estiva – conclude l’assessore Santucci – verranno quindi attivati questi due utilissimi progetti che sono il frutto di una bella collaborazione tra Comunità Montana Valtiberina e Provincia di Arezzo, di un’attenta e responsabile programmazione della Conferenza dei Sindaci, di una partecipata concertazione con sindacati ed associazionismo, e infine di un ottimo lavoro di studio e progettazione svolto dalle assistenti sociali e coordinato dall’insostituibile Cristina Giambagli, dottoressa del nostro ente comprensoriale». di Elena Girolimoni