Toscana

Maltrattamenti, a Pistoia c’è “Crisalide” per aiutare i bambini e le famiglie

Un progetto che ha collaborazioni importanti, a partire dalla Fondazione Cassa di risparmio, dall’associazione un Raggio di luce Onlus, fino a Toscodata, partner tecnico.

Marcello Suppressa, presidente della Fondazione ha spiegato come il progetto Crisalide si inserisca all’interno di un sistema di servizi più ampio, servizi rivolti ai minori, ai giovani e alle loro famiglie, ma anche agli adulti: la Comunità terapeutica per minori e giovani adulti di Masotti, la Comunità terapeutica Il Poggiolino, la Comunità terapeutica La casa dei glicini, il progetto A.Ma.Mi.; senza dimenticare i due centri di Monteoliveto: il centro diurno Anziani e il centro Alzheimer.

I soci fondatori della fondazione (nata nel 2016) sono la Diocesi, l’associazione Ceis e l’associazione Centro Monteoliveto.

Per Crisalide, la fondazione, con il contributo dei partners, ha messo a disposizione le stanze del piano terra dell’immobile strutturandole secondo le necessità dell’attività: riservate, insonorizzate, dotate di impianti di videoregistrazione. Ci sono tutte le condizioni per garantire sicurezza e riservatezza.

“Per noi si apre una prospettiva nuova. Sicuramente questo servizio già da oggi ha una utilità interna alle nostre strutture perché segue i casi che abbiamo nelle nostre comunità”.

Fondazione Sant’Atto e Crisalide si sono incrociati nel periodo della pandemia, ha spiegato l’avv. Alessio Genito, direttore amministrativo della fondazione, “da questa interlocuzione è nata una collaborazione molto profonda che ha portato alla strutturazione di questo servizio sanitario”.

La creazione degli spazi è stata una creazione strutturata seguendo la normativa con riferimento all’ascolto critico in favore dei minori. E si tratta di spazi accoglienti perché l’accoglienza qui non è una cosa di stile ma una nota profonda che deve caratterizzare il servizio.

Crisalide si avvarrà, ha assicurato Genito, della collaborazione di professionisti, di psicoterapeuti abilitati e con lunga esperienza specifica nel settore dell’abuso e dei maltrattamenti su bambine e bambini.

“Aiutare i bambini a superare questi traumi è un servizio importante – ha detto Lorenzo Zogheri, presidente della Fondazione Cassa di risparmio -, per questo dal 2015 la Fondazione ha seguito e sostenuto l’esperienza di Crisalide, con l’apertura sperimentale della prima sede, poi con cicli di seminari e incontri nelle scuole. Per questo abbiamo sentito l’esigenza di rispondere a questa richiesta di sostegno nell’ambito del bando Socialmente. Dal nostro punto di vista è importante che questo servizio sia ripreso con collaborazioni con coloro che sono radicati sul territorio e che possono quindi percepire i bisogni e le esigenze”.

“Siamo molto soddisfatti di poter inaugurare questo servizio di Crisalide – ha detto Paolo Carrara, presidente dell’associazione Un raggio di luce -, un’associazione con la quale collaboriamo da molti anni. E’ una struttura tecnologicamente avanzata. Una struttura di questo tipo in Italia ha pochi esempi. Qui un bambino che ha subito un’esperienza negativa non è costretto a subire un interrogatorio come a volte succede, ma giocando e distraendosi, raccontano le proprie storie. E’ molto importante perché molte volte ripetere quello che è successo causa un trauma ulteriore. Crisalide è una eccellenza non solo per Pistoia, ma in assoluto. Ed è importante che al progetto abbiano collaborato varie organizzazioni perché siamo convinti che fare rete sia fondamentale”.

“Siamo molto orgogliosi di aver potuto dare il nostro contributo a questa bellissima causa – ha detto Pierluigi Tucci, titolare della Toscodata-. E’ importante che ci siano strutture che si fanno carico di questi disagi. Il nostro è stato un contributo tecnico, ma per noi è stata una sfida perché il progetto era complesso”.

“Mentre inauguriamo una realtà che viene incontro ad un problema concreto è bene che la nostra coscienza risvegli anche la necessità di mettere in atto tutto quell’impegno che può far prevenire certe situazioni di disagio – ha detto mons. Fausto Tardelli, vescovo della Diocesi di Pistoia-. Questa attenzione ai minori è particolarmente importante e significativa perché i bambini, i ragazzi sono gli ultimi degli ultimi, sono quelli che pagano il prezzo più alto dei disagi, sono l’anello debole della società quindi l’attenzione ai bambini è fondamentale. Questa attenzione da tempo è portata avanti dalla Diocesi e si concretizza nell’attività della fondazione Sant’Atto, ma vorrei ricordare anche la Casa famiglia Sant’Anna che da anni si occupa di minori con disagio procurato da situazioni familiari difficili. Fino ad ora si accoglievano solo bambine e adolescenti, da quest’anno ci sono anche bambini fino alla 5a elementare. A questo proposito vorrei sottolineare l’impegno della Diocesi e della Chiesa nei confronti della tutela dei minori. Non è un mistero per nessuno che su questo tema qualche problema ci sia stato anche nella Chiesa, per questo abbiamo cercato di intervenire con i servizi diocesiani di tutela dei minori, legati ai servizi regionale e nazionale”.

Il progetto

Il servizio Crisalide è un luogo di cura psicologica e psicoterapeutica che può essere di riferimento sia per un ampio territorio pistoiese e limitrofo e per le persone che, pur venendo da altre province e regioni, chiedono aiuto nei servizi residenziali della Fondazione.

Lo ha spiegato la dottoressa Lisa Peruzzi, psicologa e presidente dell’associazione Crisalide.

Il modello del servizio è già stato sperimentato, unica esperienza toscana di centro anti-maltrattamento, nel triennio 2015-2018 a Pistoia secondo quanto indicato dalla relazione al parlamento della Commissione dell’Autorità garante dell’infanzia e adolescenza sul maltrattamento.

Oggi si riattiva in forma adeguatamente strutturata.

Quando un bambino o una bambina incontra una esperienza sfavorevole che arreca un trauma, si produce un danno psichico, curabile a patto che quella esperienza negativa venga interrotta e che gli effetti del trauma possano essere riparati. Aiutare o bambini che hanno vissuto gravi traumi quali abusi, maltrattamenti, violenze, grave trascuratezza, violenza assistita, bullismo e anche gravissima conflittualità di coppia genitoriale, aiutare un adolescente autore di reato, significa anche curare i loro genitori gravemente in difficoltà e sostenere i genitori affidatari e adottivi. Sostenere le famiglie che hanno vissuto gravi lutti significa operare in modo efficacemente preventivo rispetto allo strutturarsi di gravi problematicità negli anni, nei decenni e nelle generazioni successive.

I gravi traumi (vorrei ricordare nuovamente che l’esposizione alla violenza assistita e alla gravissima conflittualità di coppia genitoriale rientrano in questo) comportano un alto livello di attivazione della dissociazione che tende a separare pensiero e emozione, mente e corpo, percezione e realtà.

La Carta del servizio inizia ponendo questo dato: i meccanismi di difesa che servono per sopportare, contenere e arginare l’angoscia possono diventare pervasivi e impedire il benessere e la normale vita interna, l’accesso alle proprie emozione, un rapporto sereno con il proprio corpo, la gestione di sé e del proprio comportamento.

Il servizio Crisalide è un luogo che accoglie persone, in primis persone ancora piccole insieme alle persone adulte che sono chiamate al compito di sostenerne la crescita, persone, bambini, adolescenti e i familiari adulti che provano a non scappare dal dolore, a raccontarlo, a cercare e trovare ascolto, a dare parole, appunto, al dolore. Talvolta con richiesta di cura spontanea, altre volte suggerita o decretata dal Tribunale.

“Dare parole al dolore che altrimenti rimane angosci- ha detto la dottoressa Peruzzi -e favorisce lo strutturarsi di difese argine alla sofferenza che condizioneranno nel proseguo della vita la persona e le relazioni che quella persona vivrà, prima di tutto le relazioni di coppia e, a loro volta, con i figli. Bambini che hanno vissuto traumi diventano in un numero significativo di casi, adulti che producono traumi e che possono essere, a loro volta genitori con inadeguate capacità genitoriali. E’ la trasmissione intergenerazionale della sofferenza che in questo servizio si cerca di interrompere dando una possibilità di recupero del benessere ai bambini di oggi e alle generazioni future di questi bambini”.

Le ricerche epidemiologiche segnalano con certezza la considerevole frequenza di traumi psicologici cumulativi subiti da bambini durante lo sviluppo della personalità e la loro correlazione con disturbi psicopatologici dell’età adulta. Si crea una sindrome caratterizzata da una pervasività di processi dissociativi.

Tali processi, ha spiegato Peruzzi, sono necessari affinché la mente dei bambini che crescono in contesti traumatizzanti non sia definitivamente sopraffatta dall’angoscia. Sono d’altra parte difese che determinano un funzionamento problematico e sintomatico nel proseguo dello sviluppo della persona: “Non basta indicare la diagnosi e descrivere i sintomi dei bambini, nominarli come iperattivi o come oppositivi, come immaturi emotivamente, non basta rilevare le difficoltà negli apprendimenti e sostenerli scolasticamente, non basta nemmeno interrompere le esperienze traumatizzanti di abuso e maltrattamento ponendoli in tutela. Occorre proporre cura. E’ un loro diritto e un dovere sanitario oggi sancito dai Lea”.

Il servizio Crisalide propone, quindi, ascolto professionale e cura psicoterapeutica per le sindromi post traumatiche conseguenti alle esperienze di abuso e maltrattamenti, grave trascuratezza, violenza assistita , gravissima conflittualità di coppia che sono destinate ad esplodere, se non curate in:

1 – problematiche psicopatologiche del bambino e dell’adolescente quali disturbi dell’umore, stati dissociativi, difficoltà cognitive che impegnano poi le unità funzionali infanzia e adolescenza e si traducono in diagnosi di disturbi di apprendimento, disturbi oppositivi, disturbi dell’attenzione

2 – problematiche psichiatriche dell’adulto, andando ad aumentare i numeri dei pazienti delle unità funzionali della salute mentale adulti.

3 – in disturbi di personalità che sfociano in tossicodipendenze e devianze in carico ai serd o che affollano le carceri.

Dal giugno 2017 il riconoscimento della psicoterapia come livello essenziale di assistenza permette di avviare servizi specialistici e definire prassi improntate all’alta qualificazione professionale.

Le stanze di Crisalide sono attrezzate per la coterapia, per il lavoro dì equipe, per la supervisione clinica diretta e indiretta. La strumentazione di audio-videoregistrazione, il sistema di archiviazione e recupero vanno a implementare gli strumenti clinici che i professionisti hanno a disposizione permettendo interventi più efficaci.

La stanza per le riunioni accoglie incontri fra i professionisti coinvolti in ogni situazione; per riunioni dell’equipe di lavoro del servizio.

Le tre stanze di terapia sono luoghi in cui poter ascoltare il dolore e provare a trovare una via per, il benessere personale e nelle relazioni.

Il Protocollo con Procura e Tribunale permette fin da subito di mettere a disposizione locali idonei all’ascolto del minore in ambito giudiziario; spesso premessa di un giusto coinvolgimento del minore di età nei procedimenti di accertamento, penali e civili.

“Crisalide, quindi – ha concluso la reponsabile del servizio – è uno spazio di ascolto clinico, un servizio pensato e strutturato per uscire dal bozzolo, dove gli eventi gravemente sfavorevoli bloccano i più piccoli e mantengono gli adulti – oggi genitori – per i quali permangono le ferite derivanti dai traumi subiti da piccoli. Trasformarsi in Crisalide significa aprire quel bozzolo, per poi evolvere nella farfalla unica e speciale che ognuno ha diritto di essere ed e destinato a diventare, compiendo sé stessi e risolvendo i danni delle esperienze gravemente traumatiche”.